Lettura critica della tecnologia a scuola

La scuola è una fonte pressoché inesauribile di storie. Vi sono quelle dei docenti nelle quali si riflettono le soddisfazioni e le difficoltà della professione; quelle degli studenti che, attraverso aneddoti e ricordi, ben tracciano figure di maestri e professori; quelle delle famiglie sempre in bilico tra partecipazione e marginalità. Ci sono, poi, le storie dei mediatori didattici che raccontano di scenari futuribili e di passati non sempre brillanti. Quest’ultime saranno il filo conduttore di quello che vuole essere un tentativo di definire il senso della tecnologia nella scuola. Questo obiettivo nasce dalla constatazione che da quasi cinquant’anni si discute di TIC nei contesti didattici, riproponendo ciclicamente gli stessi principi e le stesse considerazioni in una trama di corsi e ricorsi, come ben mettono in evidenza Ranieri e Hattie (Ranieri, 2011; Hattie, 2009).