Di fronte alla sorpresa per l'esito inatteso del referendum del 23 giugno 2016, occorre considerare che la scelta di Cameron di sottopoporre la Brexit a referendum dipendeva da due fattori: 1) nel Regno Unito si è ormai instaurata la prassi di sottoporre a referendum le decisioni più importanti: una sorta di aggravio, consuetudinario e non scritto, per la revisione della più celebre costituzione non scritta; 2) in tema di UE si sono svolti referendum in moltissimi Stati europei e questa è la conseguenza del deficit democratico dell'UE. La scelta di Cameron non è perciò da biasimare: egli ha dimostrato coraggio e coerenza, riconoscendo la sconfitta e dimettendosi.
I britannici hanno detto sì alla Brexit: uno choc per l’Europa?
PALICI DI SUNI, Elisabetta
2016-01-01
Abstract
Di fronte alla sorpresa per l'esito inatteso del referendum del 23 giugno 2016, occorre considerare che la scelta di Cameron di sottopoporre la Brexit a referendum dipendeva da due fattori: 1) nel Regno Unito si è ormai instaurata la prassi di sottoporre a referendum le decisioni più importanti: una sorta di aggravio, consuetudinario e non scritto, per la revisione della più celebre costituzione non scritta; 2) in tema di UE si sono svolti referendum in moltissimi Stati europei e questa è la conseguenza del deficit democratico dell'UE. La scelta di Cameron non è perciò da biasimare: egli ha dimostrato coraggio e coerenza, riconoscendo la sconfitta e dimettendosi.File | Dimensione | Formato | |
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