L’intervento analizza un caso peculiare di legame creativo tra donne, quello presente nel cinema di Alice Rohrwacher. La genesi produttiva dei due lungometraggi Corpo celeste e Le meraviglie (ma anche del corto De Djess) è segnata da un significativo intreccio di prospettive femminili, che uniscono senza soluzione di continuità competenze professionali e comunanza di intenti, di sguardo, di sensibilità. Il cinema di Rohrwacher infatti, pur nella sua forte declinazione autoriale, è espressione di una visione che si potrebbe definire femminile-corale, non solo perché l’“essere (almeno) due” unisce i personaggi e caratterizza le vicende raccontate ma anche perché i film nascono concretamente dalla collaborazione tra professionalità femminili. Quello di Rohrwacher è il cinema di una donna fatto da donne, che stanno sia davanti sia dietro l’obiettivo, in cui le fautrici sono unite da un legame che va ben oltre le specifiche competenze tecnico-professionali: penso a Hélène Louvart, che si occupa della fotografia ma soprattutto a Tatiana Lepore, acting coach. Quest’ultimo è un ruolo chiave che consiste nel formare e guidare sul set le giovanissime interpreti non professioniste (Yle Vianello, Alexandra Lungu, Agnese Graziani, ecc). Il lavoro dell’acting coach non riguarda soltanto il versante più specificamente tecnico della recitazione: Tatiana Lepore è una presenza costante a fianco della regista, la aiuta a trovare una strada per dare corpo a ciò che è scritto sulla sceneggiatura e al contempo aiuta le attrici a entrare nel film. Fungendo da trait d’union tra l’autrice e le giovani interpreti, è la figura che che più di ogni altra incarna la “cura” in un’accezione trasversale e transgenerazionale (come una madre? Come una sorella maggiore?). Il saggio, mettendo a fuoco questa relazione tra donne nel cinema di Rohrwacher, intende anche interrogarsi sulla natura peculiare delle professioni cinematografiche prettamente femminili, di cui il coaching è una delle più significative.

Un'attività senza esempio. Le collaborazioni femminili sul set di Alice Rohrwacher

PIERINI, Maria Paola
2016-01-01

Abstract

L’intervento analizza un caso peculiare di legame creativo tra donne, quello presente nel cinema di Alice Rohrwacher. La genesi produttiva dei due lungometraggi Corpo celeste e Le meraviglie (ma anche del corto De Djess) è segnata da un significativo intreccio di prospettive femminili, che uniscono senza soluzione di continuità competenze professionali e comunanza di intenti, di sguardo, di sensibilità. Il cinema di Rohrwacher infatti, pur nella sua forte declinazione autoriale, è espressione di una visione che si potrebbe definire femminile-corale, non solo perché l’“essere (almeno) due” unisce i personaggi e caratterizza le vicende raccontate ma anche perché i film nascono concretamente dalla collaborazione tra professionalità femminili. Quello di Rohrwacher è il cinema di una donna fatto da donne, che stanno sia davanti sia dietro l’obiettivo, in cui le fautrici sono unite da un legame che va ben oltre le specifiche competenze tecnico-professionali: penso a Hélène Louvart, che si occupa della fotografia ma soprattutto a Tatiana Lepore, acting coach. Quest’ultimo è un ruolo chiave che consiste nel formare e guidare sul set le giovanissime interpreti non professioniste (Yle Vianello, Alexandra Lungu, Agnese Graziani, ecc). Il lavoro dell’acting coach non riguarda soltanto il versante più specificamente tecnico della recitazione: Tatiana Lepore è una presenza costante a fianco della regista, la aiuta a trovare una strada per dare corpo a ciò che è scritto sulla sceneggiatura e al contempo aiuta le attrici a entrare nel film. Fungendo da trait d’union tra l’autrice e le giovani interpreti, è la figura che che più di ogni altra incarna la “cura” in un’accezione trasversale e transgenerazionale (come una madre? Come una sorella maggiore?). Il saggio, mettendo a fuoco questa relazione tra donne nel cinema di Rohrwacher, intende anche interrogarsi sulla natura peculiare delle professioni cinematografiche prettamente femminili, di cui il coaching è una delle più significative.
2016
8
318
320
cinema italiano; gender; regia; casting; coaching; set cinematografico; Alice Rohrwacher.
Maria Paola Pierini
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