OPERA Questo volume presenta tre identità femminili estremamente diverse, le tre ‘identità contro’ della polacca Kazimiera Iłłakowiczówna (1888-1983), della russa Ksenija Nekrasova (1912-1958) e della romena Marta Petreu (n. 1955), tre autrici dell’Europa centro-orientale che, nel loro insieme, hanno percorso un lungo e tortuoso cammino, incominciato negli ultimi decenni del XIX secolo e giunto fino ai primi anni del XXI, che racchiude e amplia quindi le contraddizioni del ‘secolo breve’, con le sue guerre, le sue dittature e le sue illusioni tradite. Temi quali il dolore, la solitudine, la morte, ma anche l’estasi e il miraggio della redenzione vengono soppesati, meditati, sofferti da prospettive e con atteggiamenti molto diversi – mi(s)tico nel caso di Nekrasova, furioso-misoteista nel caso di Petreu, evangelico e ‘francescano’ nel caso di Iłłakowiczówna – per ritrovarsi nella dimensione inattesa di una ricerca sempre personalistica, genericamente ascrivibile alla sfera dello ‘spirituale’. CURATORI Krystyna Jaworska si occupa di nessi tra letteratura e storia, di letteratura odeporica, del romanticismo polacco e del suo ruolo nella cultura polacca della seconda metà del XX sec., del periodo della seconda guerra mondiale e dell’emigrazione. Massimo Maurizio si occupa di letteratura russa non ufficiale degli anni staliniani e post-staliniani, nonché di poesia contemporanea e di cultura sovietica del periodo 1930-1980. Roberto Merlo insegna Lingua e Letteratura romena all’Università di Torino. In ambito letterario si è occupato di autori otto-novecenteschi e di immaginario letterario. Ha tradotto prosa, poesia e teatro romeni contemporanei. Di Marta Petreu ha curato l’antologia L’Apocalisse secondo Marta. Poesie 1981-2014 (2016).
Lo specchio di ossidiana. Incursioni nell’immaginario poetico di Marta Petreu
Roberto Merlo
2017-01-01
Abstract
OPERA Questo volume presenta tre identità femminili estremamente diverse, le tre ‘identità contro’ della polacca Kazimiera Iłłakowiczówna (1888-1983), della russa Ksenija Nekrasova (1912-1958) e della romena Marta Petreu (n. 1955), tre autrici dell’Europa centro-orientale che, nel loro insieme, hanno percorso un lungo e tortuoso cammino, incominciato negli ultimi decenni del XIX secolo e giunto fino ai primi anni del XXI, che racchiude e amplia quindi le contraddizioni del ‘secolo breve’, con le sue guerre, le sue dittature e le sue illusioni tradite. Temi quali il dolore, la solitudine, la morte, ma anche l’estasi e il miraggio della redenzione vengono soppesati, meditati, sofferti da prospettive e con atteggiamenti molto diversi – mi(s)tico nel caso di Nekrasova, furioso-misoteista nel caso di Petreu, evangelico e ‘francescano’ nel caso di Iłłakowiczówna – per ritrovarsi nella dimensione inattesa di una ricerca sempre personalistica, genericamente ascrivibile alla sfera dello ‘spirituale’. CURATORI Krystyna Jaworska si occupa di nessi tra letteratura e storia, di letteratura odeporica, del romanticismo polacco e del suo ruolo nella cultura polacca della seconda metà del XX sec., del periodo della seconda guerra mondiale e dell’emigrazione. Massimo Maurizio si occupa di letteratura russa non ufficiale degli anni staliniani e post-staliniani, nonché di poesia contemporanea e di cultura sovietica del periodo 1930-1980. Roberto Merlo insegna Lingua e Letteratura romena all’Università di Torino. In ambito letterario si è occupato di autori otto-novecenteschi e di immaginario letterario. Ha tradotto prosa, poesia e teatro romeni contemporanei. Di Marta Petreu ha curato l’antologia L’Apocalisse secondo Marta. Poesie 1981-2014 (2016).File | Dimensione | Formato | |
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