La forma del “bel detto” (subhasita) viene individuata come strumento didattico utile a soddisfare simultaneamente tre obiettivi, differenti eppure singolarmente armonizzabili, almeno negli esiti migliori del suo utilizzo pedagogico: 1) l’esemplificazione di una struttura metrica, 2) l’insegnamento di una o più regole grammaticali (o in alternativa di un metodo tassonomico applicato a un insieme di categorie riconducibili a un unico principio di classificazione), 3) un insegnamento di tipo dottrinale (etico, soteriologico, politico, in una parola, dharmico).
Sull'uso didattico di alcuni subhasita
Alberto Pelissero
2017-01-01
Abstract
La forma del “bel detto” (subhasita) viene individuata come strumento didattico utile a soddisfare simultaneamente tre obiettivi, differenti eppure singolarmente armonizzabili, almeno negli esiti migliori del suo utilizzo pedagogico: 1) l’esemplificazione di una struttura metrica, 2) l’insegnamento di una o più regole grammaticali (o in alternativa di un metodo tassonomico applicato a un insieme di categorie riconducibili a un unico principio di classificazione), 3) un insegnamento di tipo dottrinale (etico, soteriologico, politico, in una parola, dharmico).File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Sull'uso didattico di alcuni subhasita.pdf
Accesso riservato
Descrizione: file editoriale con indice e frontespizio
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
387.97 kB
Formato
Adobe PDF
|
387.97 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.