L'articolo esamina criticamente l'evoluzione del principio di trasparenza amministrativa, partendo dal suo fondamento costituzionale implicito e ancorandolo ai diversi interessi pubblici riferibili alle scelte legislative. Analizza il diritto alla credibilità della p.a. e raffronta il c.d. accesso generalizzato e l'accesso documentale, che assegnano una mutevole “profondità” all'applicazione dello stesso principio. Esamina i limiti all'accesso generalizzato con particolare riferimento al trattamento dei dati personali, interrogandosi sugli ambiti di "prognosi amministrativa" e sulla “trasparenza ragionevole” suggerita in via giurisprudenziale. Approfondisce infine la portata partecipativa degli istituti della trasparenza “anticipata”, cioè riferita alla partecipazione delle collettività interessate alla definizione delle scelte generali della pubblica amministrazione. In questo quadro colloca le inchieste proprie del diritto francese, riferite all'istituto di origini medioevali del “commodo-incommodo” e la più recente attenzione che, secondo ANAC e Ministero della p.a., la pubblica amministrazione deve riservare alle richieste di documenti e dati formulate dai "monitoranti civici" (c.d. social watch-dogs).
La nuova trasparenza amministrativa
Foà Sergio
2017-01-01
Abstract
L'articolo esamina criticamente l'evoluzione del principio di trasparenza amministrativa, partendo dal suo fondamento costituzionale implicito e ancorandolo ai diversi interessi pubblici riferibili alle scelte legislative. Analizza il diritto alla credibilità della p.a. e raffronta il c.d. accesso generalizzato e l'accesso documentale, che assegnano una mutevole “profondità” all'applicazione dello stesso principio. Esamina i limiti all'accesso generalizzato con particolare riferimento al trattamento dei dati personali, interrogandosi sugli ambiti di "prognosi amministrativa" e sulla “trasparenza ragionevole” suggerita in via giurisprudenziale. Approfondisce infine la portata partecipativa degli istituti della trasparenza “anticipata”, cioè riferita alla partecipazione delle collettività interessate alla definizione delle scelte generali della pubblica amministrazione. In questo quadro colloca le inchieste proprie del diritto francese, riferite all'istituto di origini medioevali del “commodo-incommodo” e la più recente attenzione che, secondo ANAC e Ministero della p.a., la pubblica amministrazione deve riservare alle richieste di documenti e dati formulate dai "monitoranti civici" (c.d. social watch-dogs).File | Dimensione | Formato | |
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