In greco enigma vuole anche dire “racconto”, “discorso”, “favola”. Edipo risolve l’enigma della Sfinge. Ma sciogliere la domanda fondamentale sull’uomo, incomprensibile ai più, significa entrare in un altro racconto, più complicato e tragico, quello del destino. L’incontro di Amleto con Edipo avviene perciò – secondo la tesi di questo saggio – non soltanto nella condivisione del tormento per avere desiderato o compiuto l’uccisione del padre e l’unione con la madre, come sosteneva Freud, anche se l’intuizione freudiana serve a fare luce sui rapporti più profondi e archetipici tra passioni familiari e meccanismi di potere, al di la dei confini razionali, valorizzando la fase della ricezione dei testi e gli effetti sullo spettatore. La proposta è quella di leggere i rapporti tra Edipo re e Hamlet – a partire da alcune ipotesi di circolazione del teatro sofocleo nel Cinquecento – ragionando sullo sviluppo delle forme del tragico nella rappresentazione dell’uomo davanti all’enigma dell’esistenza, specialmente laddove il trauma si trasforma in simbolo. In questo modo si vuole spiegare anche il grande successo di questi drammi, che tuttora non smettono di emozionare il pubblico come tragedie del potere, della conoscenza, della complessità, al tempo stesso conservando quel fondo enigmatico che non smette di essere raccontato e messo in scena, oggetto di continua interpretazione e di infinita riscrittura.
Davanti all'enigma. Edipo e Amleto.
Chiara Lombardi
2018-01-01
Abstract
In greco enigma vuole anche dire “racconto”, “discorso”, “favola”. Edipo risolve l’enigma della Sfinge. Ma sciogliere la domanda fondamentale sull’uomo, incomprensibile ai più, significa entrare in un altro racconto, più complicato e tragico, quello del destino. L’incontro di Amleto con Edipo avviene perciò – secondo la tesi di questo saggio – non soltanto nella condivisione del tormento per avere desiderato o compiuto l’uccisione del padre e l’unione con la madre, come sosteneva Freud, anche se l’intuizione freudiana serve a fare luce sui rapporti più profondi e archetipici tra passioni familiari e meccanismi di potere, al di la dei confini razionali, valorizzando la fase della ricezione dei testi e gli effetti sullo spettatore. La proposta è quella di leggere i rapporti tra Edipo re e Hamlet – a partire da alcune ipotesi di circolazione del teatro sofocleo nel Cinquecento – ragionando sullo sviluppo delle forme del tragico nella rappresentazione dell’uomo davanti all’enigma dell’esistenza, specialmente laddove il trauma si trasforma in simbolo. In questo modo si vuole spiegare anche il grande successo di questi drammi, che tuttora non smettono di emozionare il pubblico come tragedie del potere, della conoscenza, della complessità, al tempo stesso conservando quel fondo enigmatico che non smette di essere raccontato e messo in scena, oggetto di continua interpretazione e di infinita riscrittura.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
ENIGMA.pdf
Accesso riservato
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
527.92 kB
Formato
Adobe PDF
|
527.92 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.