La tesi che intendo argomentare è che l’idea che tra Beethoven e Hegel sussista un profondo rapporto ideale è in gran parte frutto di un fraintendimento, dovuto, per un verso, a un problema filologico e, per altro verso, a una proiezione di natura filosofica. Non voglio negare che quanto Adorno sostiene sia (per certi versi) plausibile. Sostenere il contrario significherebbe fraintendere il fraintendimento. Più semplicemente, mi sembra che non abbiano tuttii torti quegli studiosi che ritengono che la posizione di Adorno esprima una tesi che è corretta soltanto in parte, nel senso che privilegia uno dei possibili significati (uso questo termine in senso molto lato) che Hegel attribuisce alla musica, e certamente non quello principale.
Hegel e Beethoven? Note su un fraintendimento
Alessandro Bertinetto
2018-01-01
Abstract
La tesi che intendo argomentare è che l’idea che tra Beethoven e Hegel sussista un profondo rapporto ideale è in gran parte frutto di un fraintendimento, dovuto, per un verso, a un problema filologico e, per altro verso, a una proiezione di natura filosofica. Non voglio negare che quanto Adorno sostiene sia (per certi versi) plausibile. Sostenere il contrario significherebbe fraintendere il fraintendimento. Più semplicemente, mi sembra che non abbiano tuttii torti quegli studiosi che ritengono che la posizione di Adorno esprima una tesi che è corretta soltanto in parte, nel senso che privilegia uno dei possibili significati (uso questo termine in senso molto lato) che Hegel attribuisce alla musica, e certamente non quello principale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Bertinetto Note su un fraintendimento Lamento dell'ideale.pdf
Accesso riservato
Descrizione: articolo principale
Tipo di file:
PDF EDITORIALE
Dimensione
233.36 kB
Formato
Adobe PDF
|
233.36 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.