Grandezza nazionale e gerarchie razziali. Il nazionalismo nascosto di Woodrow Wilson

Il saggio offre una re-interpretazione di Woodrow Wilson e della sua visione "idealista" emersa pieamente durante la prima guerra mondiale alla luce delle recenti tendenze storiografiche che ne hanno messo in luce da un lato le aporie, dall'altro le continuità sia con elementi di lungo periodo della ideologia di politica estera americana, sia con ideologie e pratiche imperiali di matrice soprattutto britannica. In particolare si pone l'accento su come il wilsonismo, spesso visto come una rottura radicale rispetto al passato in virtù dei temi della autodeterminazione nazionale e della sicurezza collettiva, fosse al contempo espressione di una radicata tradizione americana che aveva tra le sue basi in primo luogo il perseguimento della grandezza nazionale e, in secondo luogo, una lettura dei rapporti tra i paesi e i popoli del mondo che risentiva fortemente delle teorie razziali del tempo.