I Babyloniaca di Giamblico sono una delle opere della letteratura greca di cui si rimpiange la perdita, un romanzo ampio, ricco di esotiche avventure, sapientemente strutturato e degno del massimo interesse per le sue peculiarità e per il contributo che offre allo studio della prosa narrativa antica. Si propone qui un’edizione critica delle testimonianze (in primis l’epitome redatta dal patriarca Fozio nel IX secolo) e dei numerosi frammenti superstiti, accompagnata dalla loro prima traduzione integrale in italiano. A distanza di decenni dall’ultima edizione del testo greco (la teubneriana di E. Habrich), i maggiori problemi ecdotici dei Babyloniaca sono stati qui oggetto di revisione e di aggiornamento rispetto alle più recenti acquisizioni del dibattito critico. La collazione dei manoscritti dell’epitome e dei principali frammenti ha permesso di giungere a una constitutio textus fondata sulla base di apporti innovativi, cui si somma una riveduta dislocazione dei frammenti in relazione alla trama. Si è affrontato, infine, l'enigma della presunta sopravvivenza del romanzo nella sua veste integrale fino al XVIII secolo, arrivando a proporre una nuova soluzione per questa vexata quaestio.
I Babyloniaca di Giamblico. Testimonianze e frammenti
BARBERO, MARCO
2015-01-01
Abstract
I Babyloniaca di Giamblico sono una delle opere della letteratura greca di cui si rimpiange la perdita, un romanzo ampio, ricco di esotiche avventure, sapientemente strutturato e degno del massimo interesse per le sue peculiarità e per il contributo che offre allo studio della prosa narrativa antica. Si propone qui un’edizione critica delle testimonianze (in primis l’epitome redatta dal patriarca Fozio nel IX secolo) e dei numerosi frammenti superstiti, accompagnata dalla loro prima traduzione integrale in italiano. A distanza di decenni dall’ultima edizione del testo greco (la teubneriana di E. Habrich), i maggiori problemi ecdotici dei Babyloniaca sono stati qui oggetto di revisione e di aggiornamento rispetto alle più recenti acquisizioni del dibattito critico. La collazione dei manoscritti dell’epitome e dei principali frammenti ha permesso di giungere a una constitutio textus fondata sulla base di apporti innovativi, cui si somma una riveduta dislocazione dei frammenti in relazione alla trama. Si è affrontato, infine, l'enigma della presunta sopravvivenza del romanzo nella sua veste integrale fino al XVIII secolo, arrivando a proporre una nuova soluzione per questa vexata quaestio.File | Dimensione | Formato | |
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M. Barbero, I Babyloniaca di Giamblico, Alessandria 2015.pdf
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