Nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra sono state numerose le iniziative volte ad approfondire, oltre agli aspetti storici, le ricadute che il primo conflitto mondiale ha avuto sulla società e sulla cultura del Novecento. Un tema curioso, ma spesso trascurato rispetto alla sua reale portata storica, è la propaganda rivolta al mondo dell’infanzia. Nella logica dell’organizzazione del consenso e della tenuta del fronte interno, la nazionalizzazione dei bambini e degli adolescenti costituisce un passaggio fondamentale: in Italia, come nel resto dell’Europa, negli anni precedenti il conflitto e durante il periodo bellico stesso, libri e racconti, ma anche riviste, fumetti e filastrocche diventano i mezzi privilegiati per educare i giovani alla coscienza e ai valori nazionali, diffondendo l’immagine di una guerra giusta alla quale tutti, bambini compresi, devono contribuire. L’articolo prende in esame i meccanismi della propaganda nazionalista rivolta agli studenti delle scuole elementari e medie a partire dall’ampio progetto editoriale Italia nostra! Forte sulle tue Alpi, libera nei tuoi mari, curato dall’editore Salvatore Biondo tra il 1915 e il 1920 e articolato in una serie di volumetti patriottici, oggi quasi introvabili, alla cui stesura collaborarono, tra gli altri, Cosimo Bertacchi, Luigi di San Giusto (Luisa Macina Gervasio) e un’insospettabile Barbara Allason.

Piccoli lettori per una Grande Guerra: letture patriottiche per la scuola tra il 1915 e il 1920

chiara tavella
2018-01-01

Abstract

Nell’ambito delle celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra sono state numerose le iniziative volte ad approfondire, oltre agli aspetti storici, le ricadute che il primo conflitto mondiale ha avuto sulla società e sulla cultura del Novecento. Un tema curioso, ma spesso trascurato rispetto alla sua reale portata storica, è la propaganda rivolta al mondo dell’infanzia. Nella logica dell’organizzazione del consenso e della tenuta del fronte interno, la nazionalizzazione dei bambini e degli adolescenti costituisce un passaggio fondamentale: in Italia, come nel resto dell’Europa, negli anni precedenti il conflitto e durante il periodo bellico stesso, libri e racconti, ma anche riviste, fumetti e filastrocche diventano i mezzi privilegiati per educare i giovani alla coscienza e ai valori nazionali, diffondendo l’immagine di una guerra giusta alla quale tutti, bambini compresi, devono contribuire. L’articolo prende in esame i meccanismi della propaganda nazionalista rivolta agli studenti delle scuole elementari e medie a partire dall’ampio progetto editoriale Italia nostra! Forte sulle tue Alpi, libera nei tuoi mari, curato dall’editore Salvatore Biondo tra il 1915 e il 1920 e articolato in una serie di volumetti patriottici, oggi quasi introvabili, alla cui stesura collaborarono, tra gli altri, Cosimo Bertacchi, Luigi di San Giusto (Luisa Macina Gervasio) e un’insospettabile Barbara Allason.
2018
Italiano
Esperti anonimi
23
84
93
10
Grande Guerra; Barbara Allason; Luigi di San Giusto; Libretti patriottici; Letture per le scuole;
no
1 – prodotto con file in versione Open Access (allegherò il file al passo 6 - Carica)
262
1
chiara tavella
info:eu-repo/semantics/article
open
03-CONTRIBUTO IN RIVISTA::03A-Articolo su Rivista
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
TAVELLA 2018_Piccoli lettori per una grande guerra.pdf

Accesso aperto

Descrizione: Articolo principale
Tipo di file: PDF EDITORIALE
Dimensione 78.4 kB
Formato Adobe PDF
78.4 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1669375
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact