Nel saggio l'autrice analizza in chiave gender sensitive la “rivoluzione” della disciplina del contratto a termine, avviata dalla legge 28 giugno 2012, n. 92, e portata a compimento in due successive fasi dal Governo Renzi, dapprima mediante il d.l. 20 marzo 2014, n. 34 (convertito in l. 16 maggio 2014, n. 78), poi mediante il d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81. Benché tali testi normativi abbiano carattere sessualmente neutro, una “lettura di genere” delle novità introdotte non pare affatto un azzardo: in un contesto in cui sempre più spesso politologi, sociologi ed economisti invitano il legislatore ad introdurre misure capaci di favorire la partecipazione attiva delle donne nel mercato del lavoro, pare infatti senz’altro interessante verificare il possibile impatto prodotto dalle profonde modifiche apportate sulla “quota rosa” del mercato del lavoro.
Occupazione femminile e precarietà: il percorso a gambero della nuova disciplina del contratto a termine
Anna Fenoglio
2017-01-01
Abstract
Nel saggio l'autrice analizza in chiave gender sensitive la “rivoluzione” della disciplina del contratto a termine, avviata dalla legge 28 giugno 2012, n. 92, e portata a compimento in due successive fasi dal Governo Renzi, dapprima mediante il d.l. 20 marzo 2014, n. 34 (convertito in l. 16 maggio 2014, n. 78), poi mediante il d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81. Benché tali testi normativi abbiano carattere sessualmente neutro, una “lettura di genere” delle novità introdotte non pare affatto un azzardo: in un contesto in cui sempre più spesso politologi, sociologi ed economisti invitano il legislatore ad introdurre misure capaci di favorire la partecipazione attiva delle donne nel mercato del lavoro, pare infatti senz’altro interessante verificare il possibile impatto prodotto dalle profonde modifiche apportate sulla “quota rosa” del mercato del lavoro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.