La diagnosi di malattia assume per ogni persona una connotazione sempre diversa e unica nella sua rappresentazione. La malattia nel suo estricarsi provoca una rottura biografica ed esistenziale che va a modificare l’immagine di sé e l’identità personale. Talvolta, la permanenza di malattia ed il suo trasformarsi in cronicità richiede ancor più un processo di adattamento cognitivo ed emotivo finalizzato ad acquisire la capacità di integrare la malattia nell’esistenza quotidiana. In tal senso l’educazione del paziente si delinea come un lento e graduale processo di ricostru-zione del sé finalizzato a sostenere la persona verso il cambiamento e un nuovo stile di vita. In questi anni abbiamo elaborato un modello di Educazione Terapeutica del Paziente (ETP), denominato Group Care, con lo scopo di promuovere un apprendimento e responsabilizzazione verso l’assunzione di comportamenti che evitino l’insorgere di complicanze future, legate alla patologia, e consentano alla persona di ritrovare una propria progettualità esistenziale. In questo progetto di ricerca si è voluto rilevare e comprendere quale fosse il vissuto esperienziale e il processo di adattamento di malattia in un gruppo di pa-zienti con diabete tipo 1. Il percorso educativo di ETP svoltosi nell’arco di due anni ha coinvolto 83 persone con diabete tipo 1, prevedendo sessioni educative di 1 ora, ogni 3-4 mesi, per gruppi di 9/10 partecipanti, condotti da una pedagogista con il supporto di un educatore professionale e un giovane psicologo. Pazienti ed operatori sono stati coinvolti in un percorso di analisi di malattia con particolare attenzione alla storia del progetto educativo ed alla sua evoluzione. Il percorso di ETP ha favorito la riflessione su i vissuti di malattia favorendo lo sviluppo dell’autonomia tra le persone con diabete tipo 1. Le informazioni e rappresentazioni dei pazienti sono state utilizzate con uno sguardo pedagogico all’interno della relazione terapeutica per favorire nuove condotte di salute e una presa in carico globale della persona, non solo per le componenti biologiche di malattia, ma anche per le dimensioni esistenziali, in una ottica di formazione del paziente oltre che di riflessività per l’équipe curante.
La Group Care come cura educativa e clinica. La persona con diabete tipo 1, il vissuto e il processo di adattamento alla malattia.
Marina Trento;Franco Ca-vallo;Massimo Porta .
2018-01-01
Abstract
La diagnosi di malattia assume per ogni persona una connotazione sempre diversa e unica nella sua rappresentazione. La malattia nel suo estricarsi provoca una rottura biografica ed esistenziale che va a modificare l’immagine di sé e l’identità personale. Talvolta, la permanenza di malattia ed il suo trasformarsi in cronicità richiede ancor più un processo di adattamento cognitivo ed emotivo finalizzato ad acquisire la capacità di integrare la malattia nell’esistenza quotidiana. In tal senso l’educazione del paziente si delinea come un lento e graduale processo di ricostru-zione del sé finalizzato a sostenere la persona verso il cambiamento e un nuovo stile di vita. In questi anni abbiamo elaborato un modello di Educazione Terapeutica del Paziente (ETP), denominato Group Care, con lo scopo di promuovere un apprendimento e responsabilizzazione verso l’assunzione di comportamenti che evitino l’insorgere di complicanze future, legate alla patologia, e consentano alla persona di ritrovare una propria progettualità esistenziale. In questo progetto di ricerca si è voluto rilevare e comprendere quale fosse il vissuto esperienziale e il processo di adattamento di malattia in un gruppo di pa-zienti con diabete tipo 1. Il percorso educativo di ETP svoltosi nell’arco di due anni ha coinvolto 83 persone con diabete tipo 1, prevedendo sessioni educative di 1 ora, ogni 3-4 mesi, per gruppi di 9/10 partecipanti, condotti da una pedagogista con il supporto di un educatore professionale e un giovane psicologo. Pazienti ed operatori sono stati coinvolti in un percorso di analisi di malattia con particolare attenzione alla storia del progetto educativo ed alla sua evoluzione. Il percorso di ETP ha favorito la riflessione su i vissuti di malattia favorendo lo sviluppo dell’autonomia tra le persone con diabete tipo 1. Le informazioni e rappresentazioni dei pazienti sono state utilizzate con uno sguardo pedagogico all’interno della relazione terapeutica per favorire nuove condotte di salute e una presa in carico globale della persona, non solo per le componenti biologiche di malattia, ma anche per le dimensioni esistenziali, in una ottica di formazione del paziente oltre che di riflessività per l’équipe curante.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.