Il volume presenta il primo studio, per quanto riguarda Selinunte, dedicato ai bolli impressi su tegole e coppi. La conoscenza di tali bolli, che costituiscono un aspetto significativo della produzione dei materiali fittili destinati all’edilizia, si era infatti fino ad ora basata su un esiguo numero di esemplari, dei quali alcuni, venuti alla luce con gli scavi sull’acropoli, vennero pubblicati negli anni ottanta dell’Ottocento e altri, provenienti dall’area urbana, dalle necropoli e dal territorio, sono stati via via editi oltre un secolo dopo. Lo studio presentato nel volume si fonda sull’intero complesso delle tegole e dei coppi rinvenuti nel corso delle indagini condotte a Selinunte dalla Soprintendenza tra gli anni cinquanta e gli anni ottanta del secolo scorso e attualmente conservati presso il Parco Archeologico. Alla ricca documentazione degli scavi della Soprintendenza si aggiunge una nutrita selezione dei reperti bollati provenienti dalle aree indagate da altre missioni di studio, come l’isolato FF1 Nord sull’acropoli, il quartiere artigianale sulla riva del Gorgo Cottone, le colline orientale e occidentale, il quadrante sud-est del territorio selinuntino. La ricerca non si è tuttavia proposta di redigere esclusivamente un Corpus di bolli, anche se è questo il suo nucleo tematico, ma anche di prendere in esame i manufatti sui quali i diversi tipi di stampiglie risultano impressi. Nel volume trova così posto anche l’illustrazione dei singoli componenti e dell’assetto dei tetti di Selinunte nel periodo compreso tra la seconda metà del VI secolo a.C., quando il primo sistema di marchiatura fa la sua apparizione, e la prima metà del III secolo a.C., quando, dopo una estesa lacuna cronologica, sono attestati i bolli più recenti. I risultati acquisiti vengono presentati con l’intento di offrire un contributo utile alla conoscenza dell’artigianato, dell’edilizia, dell’economia di Selinunte in diversi momenti della sua esistenza, nella consapevolezza che di tutti questi aspetti della storia della città antica anche i manufatti più semplici, come sono le tegole i coppi, possano costituire una testimonianza eloquente.
I bolli su tegole e coppi a Selinunte
Maria Clara Conti
2018-01-01
Abstract
Il volume presenta il primo studio, per quanto riguarda Selinunte, dedicato ai bolli impressi su tegole e coppi. La conoscenza di tali bolli, che costituiscono un aspetto significativo della produzione dei materiali fittili destinati all’edilizia, si era infatti fino ad ora basata su un esiguo numero di esemplari, dei quali alcuni, venuti alla luce con gli scavi sull’acropoli, vennero pubblicati negli anni ottanta dell’Ottocento e altri, provenienti dall’area urbana, dalle necropoli e dal territorio, sono stati via via editi oltre un secolo dopo. Lo studio presentato nel volume si fonda sull’intero complesso delle tegole e dei coppi rinvenuti nel corso delle indagini condotte a Selinunte dalla Soprintendenza tra gli anni cinquanta e gli anni ottanta del secolo scorso e attualmente conservati presso il Parco Archeologico. Alla ricca documentazione degli scavi della Soprintendenza si aggiunge una nutrita selezione dei reperti bollati provenienti dalle aree indagate da altre missioni di studio, come l’isolato FF1 Nord sull’acropoli, il quartiere artigianale sulla riva del Gorgo Cottone, le colline orientale e occidentale, il quadrante sud-est del territorio selinuntino. La ricerca non si è tuttavia proposta di redigere esclusivamente un Corpus di bolli, anche se è questo il suo nucleo tematico, ma anche di prendere in esame i manufatti sui quali i diversi tipi di stampiglie risultano impressi. Nel volume trova così posto anche l’illustrazione dei singoli componenti e dell’assetto dei tetti di Selinunte nel periodo compreso tra la seconda metà del VI secolo a.C., quando il primo sistema di marchiatura fa la sua apparizione, e la prima metà del III secolo a.C., quando, dopo una estesa lacuna cronologica, sono attestati i bolli più recenti. I risultati acquisiti vengono presentati con l’intento di offrire un contributo utile alla conoscenza dell’artigianato, dell’edilizia, dell’economia di Selinunte in diversi momenti della sua esistenza, nella consapevolezza che di tutti questi aspetti della storia della città antica anche i manufatti più semplici, come sono le tegole i coppi, possano costituire una testimonianza eloquente.File | Dimensione | Formato | |
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