Contrastiva è in primo luogo una grammatica descrittiva della lingua spagnola. In secondo luogo è anche una grammatica contrastiva nella direzione spagnolo-italiano, ma solo e rigorosamente negli aspetti funzionali in tale direzione, evitando il flusso irregolare e la sistematica descrizione a cui costringe la bi-direzionalità. La contrastività unidirezionale è stata sottolineata su tutti i piani linguistici da un punto di vista funzionale, per cui viene segnalata per questioni fonologiche e grafiche; diversità morfologica di genere e numero; usi verbali; indicativo e congiuntivo; perifrasi verbali; strutture comparative, ecc. La terminologia grammaticale, non sempre uniforme in una tradizione ricca come quella italiana, è stata utilizzata tenendo conto del livello descrittivo, oltre che del destinatario italofono e delle sue conoscenze. In riferimento all'accettabilità di uso colto peninsulare e in vaste aree dell'America, vengono segnalate le varietà fortemente innovative nei settori giornalistico e giovanile, insieme ad altri usi interlinguistici inaccettabili dal livello medio colto segnalato; sul piano del discente italofono, vengono segnalati i casi in cui si riscontra frequentemente l'errore interlinguistico. Nella prospettiva dello studente italofono di lingua spagnola, scolarizzato e adulto, l'approccio comunicativo risolve le questioni sollevate dal Quadro di Riferimento Europeo come la presentazione, la descrizione, la spiegazione ben presenti nelle strutture sintagmatiche nominali. Allo stesso modo, nei capitoli quinto e sesto, che sono forse quelli che identificano con maggior chiarezza il livello di conoscenza medio raggiungibile, l'articolazione sintattica permessa dal verbo ha reso possibile la trattazione della narrazione e della descrizione con l'utilizzo dei diversi tempi verbali. Nel nucleo costituito dai suddetti capitoli, è posto l'accento sull'espressione dell'opinione, il giudizio di valore, l'ipotesi, il dubbio, la comunicazione riferita, ecc.; di conseguenza, l'argomento è stato affrontato attraverso l'alternanza indicativo/congiuntivo, un tema-chiave attorno al quale sono stati declinati differenti tipi di subordinazione (sostantiva, temporale, finale, causale, consecutiva, ipotetica, ecc.), come pure concetti come quello di causa, fine, conse¬guenza e obiezione, oppure "espressione cortese di ipotesi, consigli, suggerimenti, richieste, desideri e azioni future riferite al passato con il condizionale semplice", "espressione dell'obiezione con le congiunzioni avversative pero, sino, sino que", "espressione del contrasto con le congiunzioni AUNQUE/A PESAR DE QUE + INDICATIVO/CONGIUNTIVO", ecc. L'attenzione prestata alle funzioni comunicative ha reso necessari diverse ricollocazioni nell'ordine tradizionale delle categorie grammaticali, tuttavia è stato possibile inserirle senza particolari sconvolgimenti in diversi capitoli, nei casi in cui la loro condizione di polifunzionalità lo richiedeva; per esempio, "l'espressione di quantità in modo impreciso" insieme ai numerali; gli avverbi bastante e demasiado nel "riferimento a qualcuno o qualcosa in modo impreciso" con gli indefiniti; gli avverbi interrogativi dónde, cómo e cuándo nella "formulazione di domande" con gli interrogativi, ecc. D'altro canto, come è noto, avverbi, interiezioni, nessi e segnali discorsivi presentano usi diversi; perciò, senza definizioni aprioristiche, sono stati collocati in capitoli differenti rintracciabili a partire da quello considerato primario nell'uso.
I nessi
F. Bermejo;
2018-01-01
Abstract
Contrastiva è in primo luogo una grammatica descrittiva della lingua spagnola. In secondo luogo è anche una grammatica contrastiva nella direzione spagnolo-italiano, ma solo e rigorosamente negli aspetti funzionali in tale direzione, evitando il flusso irregolare e la sistematica descrizione a cui costringe la bi-direzionalità. La contrastività unidirezionale è stata sottolineata su tutti i piani linguistici da un punto di vista funzionale, per cui viene segnalata per questioni fonologiche e grafiche; diversità morfologica di genere e numero; usi verbali; indicativo e congiuntivo; perifrasi verbali; strutture comparative, ecc. La terminologia grammaticale, non sempre uniforme in una tradizione ricca come quella italiana, è stata utilizzata tenendo conto del livello descrittivo, oltre che del destinatario italofono e delle sue conoscenze. In riferimento all'accettabilità di uso colto peninsulare e in vaste aree dell'America, vengono segnalate le varietà fortemente innovative nei settori giornalistico e giovanile, insieme ad altri usi interlinguistici inaccettabili dal livello medio colto segnalato; sul piano del discente italofono, vengono segnalati i casi in cui si riscontra frequentemente l'errore interlinguistico. Nella prospettiva dello studente italofono di lingua spagnola, scolarizzato e adulto, l'approccio comunicativo risolve le questioni sollevate dal Quadro di Riferimento Europeo come la presentazione, la descrizione, la spiegazione ben presenti nelle strutture sintagmatiche nominali. Allo stesso modo, nei capitoli quinto e sesto, che sono forse quelli che identificano con maggior chiarezza il livello di conoscenza medio raggiungibile, l'articolazione sintattica permessa dal verbo ha reso possibile la trattazione della narrazione e della descrizione con l'utilizzo dei diversi tempi verbali. Nel nucleo costituito dai suddetti capitoli, è posto l'accento sull'espressione dell'opinione, il giudizio di valore, l'ipotesi, il dubbio, la comunicazione riferita, ecc.; di conseguenza, l'argomento è stato affrontato attraverso l'alternanza indicativo/congiuntivo, un tema-chiave attorno al quale sono stati declinati differenti tipi di subordinazione (sostantiva, temporale, finale, causale, consecutiva, ipotetica, ecc.), come pure concetti come quello di causa, fine, conse¬guenza e obiezione, oppure "espressione cortese di ipotesi, consigli, suggerimenti, richieste, desideri e azioni future riferite al passato con il condizionale semplice", "espressione dell'obiezione con le congiunzioni avversative pero, sino, sino que", "espressione del contrasto con le congiunzioni AUNQUE/A PESAR DE QUE + INDICATIVO/CONGIUNTIVO", ecc. L'attenzione prestata alle funzioni comunicative ha reso necessari diverse ricollocazioni nell'ordine tradizionale delle categorie grammaticali, tuttavia è stato possibile inserirle senza particolari sconvolgimenti in diversi capitoli, nei casi in cui la loro condizione di polifunzionalità lo richiedeva; per esempio, "l'espressione di quantità in modo impreciso" insieme ai numerali; gli avverbi bastante e demasiado nel "riferimento a qualcuno o qualcosa in modo impreciso" con gli indefiniti; gli avverbi interrogativi dónde, cómo e cuándo nella "formulazione di domande" con gli interrogativi, ecc. D'altro canto, come è noto, avverbi, interiezioni, nessi e segnali discorsivi presentano usi diversi; perciò, senza definizioni aprioristiche, sono stati collocati in capitoli differenti rintracciabili a partire da quello considerato primario nell'uso.File | Dimensione | Formato | |
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