Descrivere il volto come un "palinsesto capovolto" (Lobroso) pone la filosofia di fronte a un nuovo paradigma indiziario. Si tratta di accedere a una dimensione ermeneutica in cui arte, psicosomatica, criminologia e psicoanalisi dialogano tra loro, accomunate da un arte del guessing in cui ne va della comprensione di tratti significativi della dimensione umana. Michelangelo, Annibale Carracci, Freud, Peirce, Gericault, Conan Doyle, Morelli e Kafka saranno protagonisti di questa nuova disciplina, che fa riferimento a un nuovo modello epidemico. Si tratta di una mantica dell’umana colpevolezza, che ha come scopo quello di individuare la contropartita della «cosiddetta impressione complessiva» della forma; ossia che mira all’individuazione del significato come colpa (o malattia, come nel caso dell’autoritratto di El Greco), quale elemento perturbatore dissimulato eppure trapelante nelle discontinuità formali, nei salti semantici dei lineamenti della figura rappresentata (la colpa, per dir così, è un infrazione della grammatica della parvenza incarnata dal volto-testo, un “errore” nella sintassi della forma e nella regolarità dei lineamenti).
O semblante como "palimpsesto transfigurado": de Annibale Carracci a Sherlock Holmes
Gianluca Cuozzo
2018-01-01
Abstract
Descrivere il volto come un "palinsesto capovolto" (Lobroso) pone la filosofia di fronte a un nuovo paradigma indiziario. Si tratta di accedere a una dimensione ermeneutica in cui arte, psicosomatica, criminologia e psicoanalisi dialogano tra loro, accomunate da un arte del guessing in cui ne va della comprensione di tratti significativi della dimensione umana. Michelangelo, Annibale Carracci, Freud, Peirce, Gericault, Conan Doyle, Morelli e Kafka saranno protagonisti di questa nuova disciplina, che fa riferimento a un nuovo modello epidemico. Si tratta di una mantica dell’umana colpevolezza, che ha come scopo quello di individuare la contropartita della «cosiddetta impressione complessiva» della forma; ossia che mira all’individuazione del significato come colpa (o malattia, come nel caso dell’autoritratto di El Greco), quale elemento perturbatore dissimulato eppure trapelante nelle discontinuità formali, nei salti semantici dei lineamenti della figura rappresentata (la colpa, per dir così, è un infrazione della grammatica della parvenza incarnata dal volto-testo, un “errore” nella sintassi della forma e nella regolarità dei lineamenti).| File | Dimensione | Formato | |
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