Oggi non esiste quasi università italiana che non offra agli studenti percorsi di studio (corsi singoli, corsi di laurea, lauree triennali e magistrali) in cui compare la parola traduzione. Si tratta di percorsi molto seguiti, anche perché di solito vengono pubblicizzati come possibili aperture al mondo del lavoro, tant’è vero che sono centinaia i giovani che ogni anno prendono una laurea, vuoi triennale vuoi magistrale, con tesi che in qualche misura hanno a che vedere con la “traduzione”. Accanto all’offerta accademica esiste poi una variegata offerta privata di corsi, scuole, laboratori, seminari di vario genere – più o meno consistenti, più o meno articolati, più o meno costosi – dedicati a giovani traduttori e/o aspiranti traduttori. Infine, esiste ed è in costante aumento, una vastissima bibliografia dedicata specificamente alla traduzione e all’insegnamento della traduzione. Come si vedrà, un’offerta tanto vasta e articolata è cosa relativamente recente. Poco si parlava di traduzione e per nulla la si insegnava prima degli anni novanta del secolo scorso. Con una crescita esponenziale soprattutto a partire dagli anni duemila, oggi se ne parla e la si insegna ovunque. Fermo restando che è impossibile rendere conto di tutte le esperienze e le proposte disponibili, abbiamo cercato di offrire una panoramica sufficientemente vasta da mettere in luce gli aspetti più interessanti della questione e di porre sul tavolo i problemi fondamentali, nella speranza di offrire spunti di riflessione e di aprire un dibattito di cui oggi si sente forte necessità.
Insegnare/imparare a tradurre (libri). SULLA FORMAZIONE DEI TRADUTTORI EDITORIALI IN ITALIA
Martelli
2018-01-01
Abstract
Oggi non esiste quasi università italiana che non offra agli studenti percorsi di studio (corsi singoli, corsi di laurea, lauree triennali e magistrali) in cui compare la parola traduzione. Si tratta di percorsi molto seguiti, anche perché di solito vengono pubblicizzati come possibili aperture al mondo del lavoro, tant’è vero che sono centinaia i giovani che ogni anno prendono una laurea, vuoi triennale vuoi magistrale, con tesi che in qualche misura hanno a che vedere con la “traduzione”. Accanto all’offerta accademica esiste poi una variegata offerta privata di corsi, scuole, laboratori, seminari di vario genere – più o meno consistenti, più o meno articolati, più o meno costosi – dedicati a giovani traduttori e/o aspiranti traduttori. Infine, esiste ed è in costante aumento, una vastissima bibliografia dedicata specificamente alla traduzione e all’insegnamento della traduzione. Come si vedrà, un’offerta tanto vasta e articolata è cosa relativamente recente. Poco si parlava di traduzione e per nulla la si insegnava prima degli anni novanta del secolo scorso. Con una crescita esponenziale soprattutto a partire dagli anni duemila, oggi se ne parla e la si insegna ovunque. Fermo restando che è impossibile rendere conto di tutte le esperienze e le proposte disponibili, abbiamo cercato di offrire una panoramica sufficientemente vasta da mettere in luce gli aspetti più interessanti della questione e di porre sul tavolo i problemi fondamentali, nella speranza di offrire spunti di riflessione e di aprire un dibattito di cui oggi si sente forte necessità.File | Dimensione | Formato | |
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