L’articolo offre alcune riflessioni sul rapporto tra potere, genere ed eros nella poesia imperiale romana: interpretando testi elegiaci ed epici di Ovidio e di Stazio, indaga il linguaggio della politica e del potere, il suo uso in relazione al genere e il suo rapporto con idee, linguaggio ed immagini, e codificazioni letterarie dell’amore. Si analizza in primo luogo una declinazione al femminile del linguaggio dell’ambizione politica nelle Epistulae ex Ponto di Ovidio, nella Consolatio ad Helviam matrem di Seneca e nella Tebaide di Stazio (il modello di una donna ambitiosa pro – a favore di – un uomo amato, opposto al paradigma della donna ambitiosa per – per mezzo di – un congiunto); in secondo luogo, l’amore del potere attribuito alla dea dell’amore nella rappresentazione ovidiana di una Venere imperialista nelle Metamorfosi; infine, la matrice elegiaca del desiderio maschile di potere come desiderio erotico nella Tebaide, dove il ritratto platonico del tiranno come schiavo si trasforma nel servitium amoris del tiranno.
Stili di potere. Linguaggio politico, genere ed eros nella poesia imperiale romana
Federica Bessone
2018-01-01
Abstract
L’articolo offre alcune riflessioni sul rapporto tra potere, genere ed eros nella poesia imperiale romana: interpretando testi elegiaci ed epici di Ovidio e di Stazio, indaga il linguaggio della politica e del potere, il suo uso in relazione al genere e il suo rapporto con idee, linguaggio ed immagini, e codificazioni letterarie dell’amore. Si analizza in primo luogo una declinazione al femminile del linguaggio dell’ambizione politica nelle Epistulae ex Ponto di Ovidio, nella Consolatio ad Helviam matrem di Seneca e nella Tebaide di Stazio (il modello di una donna ambitiosa pro – a favore di – un uomo amato, opposto al paradigma della donna ambitiosa per – per mezzo di – un congiunto); in secondo luogo, l’amore del potere attribuito alla dea dell’amore nella rappresentazione ovidiana di una Venere imperialista nelle Metamorfosi; infine, la matrice elegiaca del desiderio maschile di potere come desiderio erotico nella Tebaide, dove il ritratto platonico del tiranno come schiavo si trasforma nel servitium amoris del tiranno.File | Dimensione | Formato | |
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