Il saggio si propone di mettere a fuoco il ruolo che la città di Torino ebbe all'interno del movimento che nacque per garantire una fornitura di libri e riviste ai soldati combattenti o degenti negli ospedali. La partecipazione torinese a questa attività è rappresentata da un'estensione dell'esperienza maturata dall'Istituto nazionale per le biblioteche dei soldati, organismo nato già nel 1908 col precipuo compito di dotare di piccole biblioteche reggimentali vari reparti militari. Il coordinamento delle diverse organizzazioni operanti in questo ambito fu assegnato ad Adolfo Orvieto – già direttore del «Marzocco» – al quale il Ministero della Pubblica Istruzione affidò un apposito incarico che nel corso della sua durata, dall'estate del 1915 a tutta la prima metà del 1919, affrontò anche la gestione dei servizi bibliotecari presso le case del soldato che frattanto erano state istituite proprio sulla spinta dell'azione svolta dai comitati per i libri ai soldati.
Turin et la mobilisation des livres pendant la Grande Guerre
Cristina Cavallaro
2018-01-01
Abstract
Il saggio si propone di mettere a fuoco il ruolo che la città di Torino ebbe all'interno del movimento che nacque per garantire una fornitura di libri e riviste ai soldati combattenti o degenti negli ospedali. La partecipazione torinese a questa attività è rappresentata da un'estensione dell'esperienza maturata dall'Istituto nazionale per le biblioteche dei soldati, organismo nato già nel 1908 col precipuo compito di dotare di piccole biblioteche reggimentali vari reparti militari. Il coordinamento delle diverse organizzazioni operanti in questo ambito fu assegnato ad Adolfo Orvieto – già direttore del «Marzocco» – al quale il Ministero della Pubblica Istruzione affidò un apposito incarico che nel corso della sua durata, dall'estate del 1915 a tutta la prima metà del 1919, affrontò anche la gestione dei servizi bibliotecari presso le case del soldato che frattanto erano state istituite proprio sulla spinta dell'azione svolta dai comitati per i libri ai soldati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.