Il saggio affronta la questione della possibile naturalizzazione (o, meglio, antropologizzazione) della fenomenologia nella prospettiva di Hans Blumenberg. Dopo una disamina delle critiche mosse da quest’ultimo a Husserl – critiche che si focalizzano sulla nozione di trascendentale husserliana – si mostra in che modo l’antropologia fenomenologica blumenberghiana costituisca tuttavia un ampliamento e non rifiuto dell’impostazione fenomenologica complessiva. La posta in gioco teoretica di tale impresa consiste nel concepire la fondazione del sapere in modo tale da riuscire a bilanciare tanto la sua genesi empirica quanto la dimensione della normatività che esso porta con sé.
La genesi del trascendentale. Epoché e actio per distans nella ricostruzione blumenberghiana della funzione antropologia della razionalità
Giovanni Leghissa
2018-01-01
Abstract
Il saggio affronta la questione della possibile naturalizzazione (o, meglio, antropologizzazione) della fenomenologia nella prospettiva di Hans Blumenberg. Dopo una disamina delle critiche mosse da quest’ultimo a Husserl – critiche che si focalizzano sulla nozione di trascendentale husserliana – si mostra in che modo l’antropologia fenomenologica blumenberghiana costituisca tuttavia un ampliamento e non rifiuto dell’impostazione fenomenologica complessiva. La posta in gioco teoretica di tale impresa consiste nel concepire la fondazione del sapere in modo tale da riuscire a bilanciare tanto la sua genesi empirica quanto la dimensione della normatività che esso porta con sé.File | Dimensione | Formato | |
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