Un modello ad agenti (ABM) può essere definito come una rappresentazione (semplificata) della realtà attraverso il computer. Tale metodo computazionale costituisce un’importante e recente innovazione che si aggiunge alla “cassetta degli attrezzi” di ricerca a disposizione delle scienze sociali. In un mondo virtuale popolato di “agenti”, i ricercatori possono riprodurre determinati aspetti di un fenomeno collettivo reale con l’obiettivo di comprendere meglio i meccanismi alla base e gli effetti delle interazioni tra gli attori in gioco. Il volume espone un caso di applicazione di questa metodologia allo studio dei contesti educativi. In particolare, il lavoro si è proposto come scopo la costruzione di un modello ad agenti che sia in grado di simulare alcune delle complesse dinamiche che intercorrono tra alunni e insegnanti all'interno di una classe di scuola primaria, durante un momento specifico della didattica. La descrizione del progetto procede su due piani, quasi paralleli. Da un lato viene presentato il percorso di ricerca svolto sul campo, i nodi problematici incontrati in relazione agli obiettivi, i modelli teorici di riferimento, le riflessioni prodotte e le soluzioni metodologiche adottate, nonché gli strumenti predisposti per lo studio. Dall'altro si espongono le tappe seguite per l’implementazione dell’aula virtuale mediante software di simulazione, in cui i dati analizzati sono confluiti e, infine, il risultato di tale percorso: “la classe scolastica rifatta al computer”.
Simulare la scuola. Costruzione di un modello ad agenti. Prefazione di Renato Grimaldi e Pietro Terna.
Sandro Brignone;Tiziana Pasta
2018-01-01
Abstract
Un modello ad agenti (ABM) può essere definito come una rappresentazione (semplificata) della realtà attraverso il computer. Tale metodo computazionale costituisce un’importante e recente innovazione che si aggiunge alla “cassetta degli attrezzi” di ricerca a disposizione delle scienze sociali. In un mondo virtuale popolato di “agenti”, i ricercatori possono riprodurre determinati aspetti di un fenomeno collettivo reale con l’obiettivo di comprendere meglio i meccanismi alla base e gli effetti delle interazioni tra gli attori in gioco. Il volume espone un caso di applicazione di questa metodologia allo studio dei contesti educativi. In particolare, il lavoro si è proposto come scopo la costruzione di un modello ad agenti che sia in grado di simulare alcune delle complesse dinamiche che intercorrono tra alunni e insegnanti all'interno di una classe di scuola primaria, durante un momento specifico della didattica. La descrizione del progetto procede su due piani, quasi paralleli. Da un lato viene presentato il percorso di ricerca svolto sul campo, i nodi problematici incontrati in relazione agli obiettivi, i modelli teorici di riferimento, le riflessioni prodotte e le soluzioni metodologiche adottate, nonché gli strumenti predisposti per lo studio. Dall'altro si espongono le tappe seguite per l’implementazione dell’aula virtuale mediante software di simulazione, in cui i dati analizzati sono confluiti e, infine, il risultato di tale percorso: “la classe scolastica rifatta al computer”.File | Dimensione | Formato | |
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