Il Mezzogiorno di Sibilla e Giovanni: ricordi, silenzi e sguardi di due militanti «errabundi»

Complice il legame intellettuale e sentimentale con Giovanni Cena, attivo animatore di iniziative democratiche, a partire dai primi anni del ’900 Sibilla Aleramo intensifica il suo impegno nelle cause umanitarie. All’indomani del disastroso sisma del 1908 i due scrittori piemontesi compiono un sopralluogo nelle zone terremotate e insieme a Gaetano Salvemini e Giuseppina Lemaire conducono un’inchiesta sulla situazione scolastica del Sud Italia, prendendo parte attiva nel neonato “Comitato per promuovere l’istruzione nel Mezzogiorno” dell’animi. L’impegno militante e il progressismo battagliero di Sibilla emergono con forza nei suoi diari, nelle sue note di viaggio e soprattutto negli interventi giornalistici in cui la scrittrice riflette sulle condizioni sociali e culturali del Sud della penisola.