Stefania Ninatti GIUDICARE LA DEMOCRAZIA? PROCESSO POLITICO E IDEALE DEMOCRATICO NELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA INDICE Prefazione (J.H.H. Weiler) CAPITOLO I CONSIDERAZIONI PRELIMINARI SULL’APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DEMOCRATICO NELLA GIURISPRUDENZA DELLE CORTI 1. Le disfunzioni della democrazia europea all’esame del giudice comunitario. 2. Poco più di una parentesi: il principio democratico e le Corti in Europa. 3. È davvero mancato il dialogo fra le Corti sul tema della democrazia? 4. La giustiziabilità del principio democratico davanti alla Corte di giustizia. 5. «I Signori del diritto comunitario» . 6. Una nota di metodo CAPITOLO II L’EQUILIBRIO ISTITUZIONALE A FONDAMENTO DELLA DEMOCRATICITÀ DEL PROCESSO DECISIONALE COMUNITARIO 1. Un tema caro alle Corti europee: l’equilibrio istituzionale come elemento costitutivo della democrazia europea 2. La prima giurisprudenza della Corte di giustizia e il problema della consultazione del Parlamento nel contesto dell’equilibrio istituzionale a) La sentenza Roquette Frères come prima occasione di riflessione sul principio democratico. b) La democrazia al vaglio della Corte: diritto o politica? 3. Equilibrio istituzionale e dialogo interistituzionale dopo la ratifica del trattato di Maastricht a) Dall’obbligo di consultazione alla leale cooperazione nei rapporti interistituzionali b) Politica e diritto nei processi decisionali comunitari c) Un nota bene: la sentenza della Corte costituzionale n. 398/1998 4. Il Parlamento europeo e le tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri . 5. La democrazia partecipativa all’esame del Tribunale di Primo Grado, ovvero il versane funzionalista dei processi di formazione degli atti comunitari. 6. Non una democrazia, ma elementi di democrazia. CAPITOLO III IL CARATTERE DEMOCRATICO DELLE ISTITUZIONI E LA TRASPARENZA DELL’ATTIVITA’ DI GOVERNO 1. L’affermarsi del principio di trasparenza nella governante comunitaria . 2. La « casa di vetro» comunitaria. 3. « Il carattere democratico delle istituzioni» nella normativa comunitaria. 4. La giurisprudenza dopo Maastricht: il delinearsi di un diritto d’accesso ai documenti comunitari. 5. La fase di interregno del diritto d’accesso. a) Rilevanza politica o giuridica? b) Dal diritto d’accesso ai documenti al diritto d’informazione b.1) Limite orizzontale: i procedimenti giurisdizionali b.2) Limite verticale: la sicurezza pubblica, i rapporti internazionali e la regola d’autore 6. Dal reiterarsi delle dichiarazioni politiche alla codificazione del diritto di accesso. 7. Conclusioni: democrazia partecipativa o, piuttosto, controllo diffuso della responsabilità politica? CONCLUSIONI Deficit democratico v. democrazia in fieri .

Giudicare la democrazia? Processo politico e ideale democratico nella giurisprudenza della Corte di giustizia

NINATTI, STEFANIA
2004-01-01

Abstract

Stefania Ninatti GIUDICARE LA DEMOCRAZIA? PROCESSO POLITICO E IDEALE DEMOCRATICO NELLA GIURISPRUDENZA DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA INDICE Prefazione (J.H.H. Weiler) CAPITOLO I CONSIDERAZIONI PRELIMINARI SULL’APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DEMOCRATICO NELLA GIURISPRUDENZA DELLE CORTI 1. Le disfunzioni della democrazia europea all’esame del giudice comunitario. 2. Poco più di una parentesi: il principio democratico e le Corti in Europa. 3. È davvero mancato il dialogo fra le Corti sul tema della democrazia? 4. La giustiziabilità del principio democratico davanti alla Corte di giustizia. 5. «I Signori del diritto comunitario» . 6. Una nota di metodo CAPITOLO II L’EQUILIBRIO ISTITUZIONALE A FONDAMENTO DELLA DEMOCRATICITÀ DEL PROCESSO DECISIONALE COMUNITARIO 1. Un tema caro alle Corti europee: l’equilibrio istituzionale come elemento costitutivo della democrazia europea 2. La prima giurisprudenza della Corte di giustizia e il problema della consultazione del Parlamento nel contesto dell’equilibrio istituzionale a) La sentenza Roquette Frères come prima occasione di riflessione sul principio democratico. b) La democrazia al vaglio della Corte: diritto o politica? 3. Equilibrio istituzionale e dialogo interistituzionale dopo la ratifica del trattato di Maastricht a) Dall’obbligo di consultazione alla leale cooperazione nei rapporti interistituzionali b) Politica e diritto nei processi decisionali comunitari c) Un nota bene: la sentenza della Corte costituzionale n. 398/1998 4. Il Parlamento europeo e le tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri . 5. La democrazia partecipativa all’esame del Tribunale di Primo Grado, ovvero il versane funzionalista dei processi di formazione degli atti comunitari. 6. Non una democrazia, ma elementi di democrazia. CAPITOLO III IL CARATTERE DEMOCRATICO DELLE ISTITUZIONI E LA TRASPARENZA DELL’ATTIVITA’ DI GOVERNO 1. L’affermarsi del principio di trasparenza nella governante comunitaria . 2. La « casa di vetro» comunitaria. 3. « Il carattere democratico delle istituzioni» nella normativa comunitaria. 4. La giurisprudenza dopo Maastricht: il delinearsi di un diritto d’accesso ai documenti comunitari. 5. La fase di interregno del diritto d’accesso. a) Rilevanza politica o giuridica? b) Dal diritto d’accesso ai documenti al diritto d’informazione b.1) Limite orizzontale: i procedimenti giurisdizionali b.2) Limite verticale: la sicurezza pubblica, i rapporti internazionali e la regola d’autore 6. Dal reiterarsi delle dichiarazioni politiche alla codificazione del diritto di accesso. 7. Conclusioni: democrazia partecipativa o, piuttosto, controllo diffuso della responsabilità politica? CONCLUSIONI Deficit democratico v. democrazia in fieri .
2004
Giuffrè
1
321
9788814112805
S. NINATTI
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