La tendenza alla personalizzazione ha cambiato profondamente forme e dinamiche della politica in Italia. Ma la forza crescente del personalismo non riguarda solo la leadership monocratica. Si fa strada, secondo modalità e forme ancora non ben messe a fuoco, un personalismo che interessa il ceto politico di livello medio e basso, il cui ruolo nelle competizioni elettorali e nella vita politico-istituzionale sembra assumere via via più rilievo. Il fenomeno è particolarmente chiaro a Napoli, dove il processo di destrutturazione dei partiti politici a vantaggio di aggregazioni estemporanee e personalistiche è stato accelerato dal clamoroso fallimento delle primarie del centrosinistra tenutesi nel gennaio 2011 e dalla conflittualità endemica all’interno della coalizione di centrodestra. Nel vuoto lasciato dai partiti tradizionali, i collettori di voti che agiscono nei rioni e nei quartieri e che siedono in consiglio comunale e nelle municipalità sub-comunali trovano ampi spazi di affermazione per le proprie strategie e carriere politiche. Le recenti elezioni per il sindaco hanno plasticamente mostrato la contemporanea presenza delle due forme di personalismo: la leadership mediatica incarnata da De Magistris e la estrema concentrazione territoriale del voto di preferenza dei candidati nelle liste. Nuove forme di aggregazione del consenso (i centri di assistenza fiscale soprattutto) e di mediazione politica, reti particolaristiche di scambio/fiducia caratterizzano a un livello fortemente territorializzato l’incontro tra domanda e offerta politica. Il saggio propone una lettura di questi fenomeni sulla base di materiale empirico di carattere quantitativo e qualitativo.

I politici rionali. Ceto politico locale e forme di aggregazione del consenso a Napoli

L. Brancaccio;V. Martone
2012-01-01

Abstract

La tendenza alla personalizzazione ha cambiato profondamente forme e dinamiche della politica in Italia. Ma la forza crescente del personalismo non riguarda solo la leadership monocratica. Si fa strada, secondo modalità e forme ancora non ben messe a fuoco, un personalismo che interessa il ceto politico di livello medio e basso, il cui ruolo nelle competizioni elettorali e nella vita politico-istituzionale sembra assumere via via più rilievo. Il fenomeno è particolarmente chiaro a Napoli, dove il processo di destrutturazione dei partiti politici a vantaggio di aggregazioni estemporanee e personalistiche è stato accelerato dal clamoroso fallimento delle primarie del centrosinistra tenutesi nel gennaio 2011 e dalla conflittualità endemica all’interno della coalizione di centrodestra. Nel vuoto lasciato dai partiti tradizionali, i collettori di voti che agiscono nei rioni e nei quartieri e che siedono in consiglio comunale e nelle municipalità sub-comunali trovano ampi spazi di affermazione per le proprie strategie e carriere politiche. Le recenti elezioni per il sindaco hanno plasticamente mostrato la contemporanea presenza delle due forme di personalismo: la leadership mediatica incarnata da De Magistris e la estrema concentrazione territoriale del voto di preferenza dei candidati nelle liste. Nuove forme di aggregazione del consenso (i centri di assistenza fiscale soprattutto) e di mediazione politica, reti particolaristiche di scambio/fiducia caratterizzano a un livello fortemente territorializzato l’incontro tra domanda e offerta politica. Il saggio propone una lettura di questi fenomeni sulla base di materiale empirico di carattere quantitativo e qualitativo.
2012
Il Mezzogiorno nel sistema politico italiano. Classi dirigenti, criminalità organizzata, politiche pubbliche
Franco Angeli
15
42
9788820410292
L. Brancaccio; V. Martone
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/2318/1690174
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact