Il contributo intende delineare, attraverso la vicenda umana e professionale dell’insegnante piemontese Elvira Bono, la figura della maestra nell'Italia tra Otto e Novecento. Il ricco ed eterogeneo materiale, manoscritto e a stampa, conservato presso l’archivio storico del comune di Torino, consente, infatti, da un lato di ricostruire il percorso di formazione e le procedure di reclutamento e di progressione di carriera del personale docente, dall'altro di conoscere le modalità e i criteri di valutazione dell’attività didattica, ambito, quest’ultimo, ancora poco indagato nei recenti studi sulla condizione magistrale. L’esame delle relazioni annuali, dei programmi e dei libri di testo offre, inoltre, preziosi spunti per l’analisi dei metodi e delle pratiche d’insegnamento. Di notevole interesse è anche la serie di riconoscimenti, a livello nazionale e locale, ottenuti da Elvira Bono in oltre quarant'anni di servizio: se le norme per il conferimento dei premi e delle benemerenze veicolano l’idea della classe politica in merito al profilo e al ruolo dell’insegnante, la documentazione prodotta dalle candidate offre uno spaccato realistico della vita delle maestre torinesi che, nonostante uno stato economico spesso precario, si dedicano con sacrificio e spirito d’iniziativa, non solo nelle aule, all'istruzione e all'educazione dei ceti popolari.

La maestra in Italia tra Otto e Novecento: il caso torinese di Elvira Bono

Maria Cristina Morandini
2018-01-01

Abstract

Il contributo intende delineare, attraverso la vicenda umana e professionale dell’insegnante piemontese Elvira Bono, la figura della maestra nell'Italia tra Otto e Novecento. Il ricco ed eterogeneo materiale, manoscritto e a stampa, conservato presso l’archivio storico del comune di Torino, consente, infatti, da un lato di ricostruire il percorso di formazione e le procedure di reclutamento e di progressione di carriera del personale docente, dall'altro di conoscere le modalità e i criteri di valutazione dell’attività didattica, ambito, quest’ultimo, ancora poco indagato nei recenti studi sulla condizione magistrale. L’esame delle relazioni annuali, dei programmi e dei libri di testo offre, inoltre, preziosi spunti per l’analisi dei metodi e delle pratiche d’insegnamento. Di notevole interesse è anche la serie di riconoscimenti, a livello nazionale e locale, ottenuti da Elvira Bono in oltre quarant'anni di servizio: se le norme per il conferimento dei premi e delle benemerenze veicolano l’idea della classe politica in merito al profilo e al ruolo dell’insegnante, la documentazione prodotta dalle candidate offre uno spaccato realistico della vita delle maestre torinesi che, nonostante uno stato economico spesso precario, si dedicano con sacrificio e spirito d’iniziativa, non solo nelle aule, all'istruzione e all'educazione dei ceti popolari.
2018
1
173
190
https://www.rivistadistoriadelleducazione.it/index.php/RSE/article/view/139
insegnanti elementari, premi e onorificenze, valutazione dell'attività didattica, pratiche d'insegnamento
Maria Cristina Morandini
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