Il lavoro mette a confronto quattro pronunce di giudici amministrativi che, nel corso del 2018, hanno affrontato l’«automatismo legislativo» riguardante il divieto di rilascio del porto d’armi a soggetti condannati in sede penale per determinati reati. Il contributo analizza queste pronunce, e le diverse conclusioni a cui sono giunte, per poi soffermarsi sulla problematica della praticabilità dell’interpretazione conforme delle disposizioni che prevedono gli «automatismi» ed interrogarsi sulla tendenza all’eliminazione degli «automatismi» stessi riscontrabile nella recente giurisprudenza costituzionale ed anche nella legislazione.
Il divieto di porto d’armi a seguito di condanna penale tra interpretazione conforme, rinvio alla Corte Costituzionale ed intervento del legislatore: un altro «automatismo legislativo» “in caduta”
G. SOBRINO
2018-01-01
Abstract
Il lavoro mette a confronto quattro pronunce di giudici amministrativi che, nel corso del 2018, hanno affrontato l’«automatismo legislativo» riguardante il divieto di rilascio del porto d’armi a soggetti condannati in sede penale per determinati reati. Il contributo analizza queste pronunce, e le diverse conclusioni a cui sono giunte, per poi soffermarsi sulla problematica della praticabilità dell’interpretazione conforme delle disposizioni che prevedono gli «automatismi» ed interrogarsi sulla tendenza all’eliminazione degli «automatismi» stessi riscontrabile nella recente giurisprudenza costituzionale ed anche nella legislazione.File | Dimensione | Formato | |
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