Le ‘vite’ di Filippo Juvarra segnalano l’iniziale formazione dell’architetto a Messina nella bottega di argentieri di famiglia sotto la guida del fratello maggiore Francesco Natale Juvarra, esaltando il magistero di quest’ultimo nel ‘figurare in argento’. Alcuni disegni conservati nelle raccolte della Biblioteca Nazionale di Torino confermano l’applicazione di Filippo nello studio e nella progettazione di elaborati arredi in argento. Tra questi spiccano due spettacolari disegni per vasi destinati nel 1715 all’ambasciatore della corte imperiale a Roma, Johann Wenzel von Gallas, che oltre ad attestarne la familiarità con le tecniche della lavorazione dei metalli e gli strumenti espressivi del bassorilievo figurato ne rivelano la conoscenza di celebri modelli della cultura figurativa moderna di Pietro da Cortona e Charles Le Brun. A una occasione cerimoniale della stessa corte viennese viene fatto risalire un superbo vaso in argento destinato al battesimo dell’erede degli Asburgo, dove il fiorente amalgama di forme naturalistiche entra in stretta sintonia con il gusto degli stucchi modellati su disegno di Filippo Juvarra per le residenze della corte di Savoia. La notevole qualità esecutiva e l’esuberanza del modellato chiamano in causa la personalità di Francesco Natale Juvarra – che sarà esaminata nella seconda parte di questo contributo – per la realizzazione di un’opera che si propone come il frutto della collaborazione tra le qualità progettuali di Filippo e la sofisticata competenza nella lavorazione in argento del fratello maggiore Francesco.
Filippo e Francesco Juvarra: disegni per argenti e oreficerie romane (I)
giuseppe dardanello
2018-01-01
Abstract
Le ‘vite’ di Filippo Juvarra segnalano l’iniziale formazione dell’architetto a Messina nella bottega di argentieri di famiglia sotto la guida del fratello maggiore Francesco Natale Juvarra, esaltando il magistero di quest’ultimo nel ‘figurare in argento’. Alcuni disegni conservati nelle raccolte della Biblioteca Nazionale di Torino confermano l’applicazione di Filippo nello studio e nella progettazione di elaborati arredi in argento. Tra questi spiccano due spettacolari disegni per vasi destinati nel 1715 all’ambasciatore della corte imperiale a Roma, Johann Wenzel von Gallas, che oltre ad attestarne la familiarità con le tecniche della lavorazione dei metalli e gli strumenti espressivi del bassorilievo figurato ne rivelano la conoscenza di celebri modelli della cultura figurativa moderna di Pietro da Cortona e Charles Le Brun. A una occasione cerimoniale della stessa corte viennese viene fatto risalire un superbo vaso in argento destinato al battesimo dell’erede degli Asburgo, dove il fiorente amalgama di forme naturalistiche entra in stretta sintonia con il gusto degli stucchi modellati su disegno di Filippo Juvarra per le residenze della corte di Savoia. La notevole qualità esecutiva e l’esuberanza del modellato chiamano in causa la personalità di Francesco Natale Juvarra – che sarà esaminata nella seconda parte di questo contributo – per la realizzazione di un’opera che si propone come il frutto della collaborazione tra le qualità progettuali di Filippo e la sofisticata competenza nella lavorazione in argento del fratello maggiore Francesco.File | Dimensione | Formato | |
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