L’articolo analizza partitamente il capitolo XI dei «Promessi Sposi», evidenziandone la coesione e l’importanza semantico-simbolica nell’architettura del romanzo. In particolare, si rilevano due fuochi intorno a cui gravita il capitolo: il tema della disumanità e quello dell’utopia. Il primo caratterizza numerosi personaggi, dediti a un comportamento ferino ed egoistico, che li rende inabili a relazionarsi in profondità con l’altro, come rivelano anche alcune raffinate movenze stilistiche del periodare manzoniano. Il motivo dell’utopia (e del carnevalesco) permea capillarmente la seconda metà del capitolo, gettando una luce sinistra sulla rivolta milanese e intrecciandosi all’isotopia della disumanizzazione in un crescendo denso di armoniche folcloriche e filosofiche.
L'oca, il vortice e la cuccagna. Disumanità e utopia nel capitolo XI dei «Promessi sposi»
Matteo Sarni
2018-01-01
Abstract
L’articolo analizza partitamente il capitolo XI dei «Promessi Sposi», evidenziandone la coesione e l’importanza semantico-simbolica nell’architettura del romanzo. In particolare, si rilevano due fuochi intorno a cui gravita il capitolo: il tema della disumanità e quello dell’utopia. Il primo caratterizza numerosi personaggi, dediti a un comportamento ferino ed egoistico, che li rende inabili a relazionarsi in profondità con l’altro, come rivelano anche alcune raffinate movenze stilistiche del periodare manzoniano. Il motivo dell’utopia (e del carnevalesco) permea capillarmente la seconda metà del capitolo, gettando una luce sinistra sulla rivolta milanese e intrecciandosi all’isotopia della disumanizzazione in un crescendo denso di armoniche folcloriche e filosofiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.