Il saggio prende le mosse dalla celebre polemica che oppose lo storico tedesco Georg Gottfried Gervinus a Francesco De Sanctis e si propone di individuare le tappe della lettura politica delle opere di Vittorio Alfieri offerta dal critico irpino. In discussione ci sono la natura del classicismo politico alfieriano, il rapporto fra letteratura e politica, la definizione dell’idea di patria attraverso le tragedie e i trattati e, non ultimo, l’influenza che tutto questo ebbe sulle nuove generazioni. Quello che il critico delinea non è una frattura, bensì un movimento che si snoda a partire dal secolo decimottavo e che muta sotto l’influsso degli avvenimenti, adattandosi a quanto la storia insegna. Emerge così la linea interpretativa desanctisiana che parte da Dante e arriva ad Alfieri, chiamando in causa sia Foscolo, in particolare quello dell’Ortis, sia Manzoni. ----------------------------------------------Starting from the famous controversy between Georg Gottfried Gervinus and Francesco De Sanctis, the essay aims to identify the different steps of political reading that De Sanctis did about Vittorio Alfieri’s works. De Sanctis analyzes the features of Alfieri’s political classicism and the influence of this lesson on new generations, considering the relationship between literature and politics and the idea of homeland in Alfieri’s tragedies and political writings. De Sanctis outlines a trend that has been moving since the eighteenth century, adapting from time to time to new historical events. In this way, it comes to light how De Sanctis’s interpretation starts from Dante and arrives at Alfieri, also referring to Foscolo and Manzoni.

«Il solitario amante di un popolo futuro»: l’Alfieri politico di Francesco De Sanctis

Laura Nay
2018-01-01

Abstract

Il saggio prende le mosse dalla celebre polemica che oppose lo storico tedesco Georg Gottfried Gervinus a Francesco De Sanctis e si propone di individuare le tappe della lettura politica delle opere di Vittorio Alfieri offerta dal critico irpino. In discussione ci sono la natura del classicismo politico alfieriano, il rapporto fra letteratura e politica, la definizione dell’idea di patria attraverso le tragedie e i trattati e, non ultimo, l’influenza che tutto questo ebbe sulle nuove generazioni. Quello che il critico delinea non è una frattura, bensì un movimento che si snoda a partire dal secolo decimottavo e che muta sotto l’influsso degli avvenimenti, adattandosi a quanto la storia insegna. Emerge così la linea interpretativa desanctisiana che parte da Dante e arriva ad Alfieri, chiamando in causa sia Foscolo, in particolare quello dell’Ortis, sia Manzoni. ----------------------------------------------Starting from the famous controversy between Georg Gottfried Gervinus and Francesco De Sanctis, the essay aims to identify the different steps of political reading that De Sanctis did about Vittorio Alfieri’s works. De Sanctis analyzes the features of Alfieri’s political classicism and the influence of this lesson on new generations, considering the relationship between literature and politics and the idea of homeland in Alfieri’s tragedies and political writings. De Sanctis outlines a trend that has been moving since the eighteenth century, adapting from time to time to new historical events. In this way, it comes to light how De Sanctis’s interpretation starts from Dante and arrives at Alfieri, also referring to Foscolo and Manzoni.
2018
6
6
33
41
Alfieri, Foscolo, letteratura, politica
Laura Nay
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