L’introduzione del bilancio consolidato del “gruppo pubblico”, che ha trovato piena applicazione con il D.Lgs. 118/2011, ha rappresentato una delle innovazioni più complesse all’interno della riforma contabile degli enti locali, in quanto si colloca in un contesto già particolarmente sollecitato da significative modificazioni, a partire dall’introduzione della contabilità economico- patrimoniale. Qualsiasi cambiamento normativo in ambito contabile deve essere esaminato sotto più punti di vista, considerando gli obiettivi attesi, le caratteristiche organizzative degli enti locali di riferimento e l’impatto prodotto, il grado di professionalità esistente, l’utilità dichiarata e percepita, i riflessi di natura sia operativa sia strategica. Il bilancio consolidato presuppone, per la sua adeguata predisposizione e per la concreta utilizzazione, l’esistenza di una cultura contabile evoluta, di capitale umano che abbia ben compreso la finalizzazione e le caratteristiche della contabilità economico-patrimoniale, su cui il bilancio consolidato si fonda. È necessario cambiare prospettiva nei rapporti con le entità partecipate, in quanto deve essere valorizzato il concetto di controllo, di collegamento, di indirizzo, non trattandosi solo di una mera questione contabile ma della rappresentazione di un’entità più ampia, di cui l’ente locale rappresenta la capogruppo, cioè il soggetto che la governa. Appare, pertanto, di grande interesse esaminare qual è, oggi e in prospettiva, la situazione italiana in merito alla comprensione e diffusione di questo importante documento, ponendo l’attenzione su alcuni macro-temi di particolare rilievo: la finalità del bilancio consolidato e la coerenza della regolamentazione; le modalità di definizione del gruppo pubblico locale; le scelte di consolidamento dei conti; gli impatti organizzativi; il confronto internazionale; le problematiche di natura operativa; le modalità valutative. Il volume ruota intorno al ruolo informativo del bilancio consolidato, alla sua concreta utilità, alla capacità di misurare le performance del gruppo pubblico, in funzione di come viene concretamente definito (e costruito). Più in dettaglio vengono affrontati, con approccio scientifico avvalorato da analisi empiriche, alcuni aspetti che permettono di meglio comprendere la reale portata, attuale e prospettica, dell’introduzione di questo documento, fornendo delle risposte alle domande di seguito riportate a titolo di esempio. Perché è stato introdotto il bilancio consolidato? Cosa si vuole conoscere? Le scelte operative attuate, che rappresentazione forniscono del gruppo pubblico locale? Quale finalità prevale (financial accountability, strumento a supporto delle decisioni, adempimento legislativo, …)? Quali sono gli impatti organizzativi prodotti dalla sua introduzione? Vi è coerenza tra il livello medio delle competenze contabili esistenti negli enti locali e quelle necessarie? Qual è l’impatto sulle relazioni tra ente capogruppo e soggetti controllati e/o partecipati? In definitiva, l’introduzione del bilancio consolidato (come delle altre modificazioni avvenute) deriva dalla necessità (volontà) di attuare un processo di cambiamento: è interessante capire, tenendo anche conto degli attori coinvolti (regulator, users e preparers), cosa sarebbe dovuto cambiare e cosa è davvero cambiato, cercando di individuarne le cause. È quindi importante, in questa prima fase applicativa, porre in essere una post implementation analysis, attraverso la quale individuare le principali difficoltà operative e organizzative e, conseguentemente, offrire utili indicazioni (policy implication) in primis ai soggetti regolatori (regulator) ma anche a chi predispone il bilancio consolidato e a chi lo utilizza (preparer e user). Dal punto di vista metodologico, l’approccio utilizzato è quali-quantitativo, con ricorso ad analisi della letteratura, analisi empiriche fondate sia sull’esame dei bilanci consolidati predisposti a partire dalla fase di sperimentazione, sia sulla somministrazione di questionari, soprattutto indirizzati ad approfondire le problematiche di natura organizzativa (intese in senso ampio) e tecnica. L’attenzione è posta esclusivamente sui Comuni identificando, in funzione della specifica problematica indagata, campioni specifici. La struttura del lavoro è la seguente. Il primo capitolo si propone di analizzare le maggiori criticità legate all’attuazione del principio nazionale per la redazione del bilancio consolidato degli enti locali: dapprima viene approfondito il quadro normativo-contabile di riferimento, anche attraverso la ricostruzione delle sue più importanti tappe evolutive, per poi trattare brevemente, in ottica comparativa, gli aspetti salienti che caratterizzano l’equivalente standard internazionale IPSAS 35. Il secondo capitolo approfondisce, con un’analisi specifica, uno degli aspetti di maggiore criticità nella predisposizione del bilancio consolidato, cioè la definizione di gruppo pubblico locale (reporting entity) e dell’area di consolidamento, sulla quale il grado di discrezionalità è ancora elevato. Il terzo capitolo è dedicato all’analisi descrittiva delle prime applicazioni empiriche emergenti dall’esame dei questionari somministrati. In particolare, dopo una parentesi sugli aspetti metodologici, l’approfondimento è relativo a due dimensioni specifiche: l’utilità percepita del bilancio consolidato e le difficoltà incontrate sia sul piano tecnico-contabile sia sul piano strettamente operativo. Il quarto capitolo affronta, sempre attraverso l’esame dei questionari, un tema di grande rilevanza, cioè l’impatto organizzativo del bilancio consolidato esaminando, tra l’altro, quali sono e saranno le ripercussioni indotte dalla sua introduzione, le modalità con cui è stata attuata, i soggetti coinvolti all’interno dell’ente locale, il grado di collaborazione delle partecipate. Il quinto capitolo sposta l’analisi sugli aspetti valutativi, partendo dalla considerazione che il bilancio consolidato va esaminato congiuntamente a quello individuale dell’ente locale. L’obiettivo è esprimere delle valutazioni sulla differente situazione economica emergente dai due bilanci, che si riflette (si potrebbe riflettere) sulla valutazione delle politiche fiscali, delle condizioni finanziarie, del grado di rischio, dell’impatto economico e sociale sul territorio di riferimento. Il sesto e ultimo capitolo riprende le tematiche dei capitoli precedenti e le sviluppa da un punto di vista empirico, valutandone l’impatto sulle differenti fattispecie di enti territoriali, evidenziando le criticità rilevate nelle fasi operative e le proposte di soluzione individuate. A conclusione del lavoro, si ringraziano tutti gli Autori per l’impegno profuso e per lo spirito di gruppo che hanno trasmesso; i Curatori dell’intero progetto di ricerca, i proff. Luca Bartocci e Riccardo Mussari, per le efficaci modalità con cui hanno coordinato i lavori; Sidrea per aver promosso e sostenuto questa linea di ricerca.

IL BILANCIO CONSOLIDATO DELLE AZIENDE PUBBLICHE LOCALI: CRITICITÀ E SOLUZIONI DAI CASI DI STUDIO

Luigi Puddu;Paolo Biancone;Christian Rainero;Silvana Secinaro;Alessandro Migliavacca;Valerio Brescia
2018-01-01

Abstract

L’introduzione del bilancio consolidato del “gruppo pubblico”, che ha trovato piena applicazione con il D.Lgs. 118/2011, ha rappresentato una delle innovazioni più complesse all’interno della riforma contabile degli enti locali, in quanto si colloca in un contesto già particolarmente sollecitato da significative modificazioni, a partire dall’introduzione della contabilità economico- patrimoniale. Qualsiasi cambiamento normativo in ambito contabile deve essere esaminato sotto più punti di vista, considerando gli obiettivi attesi, le caratteristiche organizzative degli enti locali di riferimento e l’impatto prodotto, il grado di professionalità esistente, l’utilità dichiarata e percepita, i riflessi di natura sia operativa sia strategica. Il bilancio consolidato presuppone, per la sua adeguata predisposizione e per la concreta utilizzazione, l’esistenza di una cultura contabile evoluta, di capitale umano che abbia ben compreso la finalizzazione e le caratteristiche della contabilità economico-patrimoniale, su cui il bilancio consolidato si fonda. È necessario cambiare prospettiva nei rapporti con le entità partecipate, in quanto deve essere valorizzato il concetto di controllo, di collegamento, di indirizzo, non trattandosi solo di una mera questione contabile ma della rappresentazione di un’entità più ampia, di cui l’ente locale rappresenta la capogruppo, cioè il soggetto che la governa. Appare, pertanto, di grande interesse esaminare qual è, oggi e in prospettiva, la situazione italiana in merito alla comprensione e diffusione di questo importante documento, ponendo l’attenzione su alcuni macro-temi di particolare rilievo: la finalità del bilancio consolidato e la coerenza della regolamentazione; le modalità di definizione del gruppo pubblico locale; le scelte di consolidamento dei conti; gli impatti organizzativi; il confronto internazionale; le problematiche di natura operativa; le modalità valutative. Il volume ruota intorno al ruolo informativo del bilancio consolidato, alla sua concreta utilità, alla capacità di misurare le performance del gruppo pubblico, in funzione di come viene concretamente definito (e costruito). Più in dettaglio vengono affrontati, con approccio scientifico avvalorato da analisi empiriche, alcuni aspetti che permettono di meglio comprendere la reale portata, attuale e prospettica, dell’introduzione di questo documento, fornendo delle risposte alle domande di seguito riportate a titolo di esempio. Perché è stato introdotto il bilancio consolidato? Cosa si vuole conoscere? Le scelte operative attuate, che rappresentazione forniscono del gruppo pubblico locale? Quale finalità prevale (financial accountability, strumento a supporto delle decisioni, adempimento legislativo, …)? Quali sono gli impatti organizzativi prodotti dalla sua introduzione? Vi è coerenza tra il livello medio delle competenze contabili esistenti negli enti locali e quelle necessarie? Qual è l’impatto sulle relazioni tra ente capogruppo e soggetti controllati e/o partecipati? In definitiva, l’introduzione del bilancio consolidato (come delle altre modificazioni avvenute) deriva dalla necessità (volontà) di attuare un processo di cambiamento: è interessante capire, tenendo anche conto degli attori coinvolti (regulator, users e preparers), cosa sarebbe dovuto cambiare e cosa è davvero cambiato, cercando di individuarne le cause. È quindi importante, in questa prima fase applicativa, porre in essere una post implementation analysis, attraverso la quale individuare le principali difficoltà operative e organizzative e, conseguentemente, offrire utili indicazioni (policy implication) in primis ai soggetti regolatori (regulator) ma anche a chi predispone il bilancio consolidato e a chi lo utilizza (preparer e user). Dal punto di vista metodologico, l’approccio utilizzato è quali-quantitativo, con ricorso ad analisi della letteratura, analisi empiriche fondate sia sull’esame dei bilanci consolidati predisposti a partire dalla fase di sperimentazione, sia sulla somministrazione di questionari, soprattutto indirizzati ad approfondire le problematiche di natura organizzativa (intese in senso ampio) e tecnica. L’attenzione è posta esclusivamente sui Comuni identificando, in funzione della specifica problematica indagata, campioni specifici. La struttura del lavoro è la seguente. Il primo capitolo si propone di analizzare le maggiori criticità legate all’attuazione del principio nazionale per la redazione del bilancio consolidato degli enti locali: dapprima viene approfondito il quadro normativo-contabile di riferimento, anche attraverso la ricostruzione delle sue più importanti tappe evolutive, per poi trattare brevemente, in ottica comparativa, gli aspetti salienti che caratterizzano l’equivalente standard internazionale IPSAS 35. Il secondo capitolo approfondisce, con un’analisi specifica, uno degli aspetti di maggiore criticità nella predisposizione del bilancio consolidato, cioè la definizione di gruppo pubblico locale (reporting entity) e dell’area di consolidamento, sulla quale il grado di discrezionalità è ancora elevato. Il terzo capitolo è dedicato all’analisi descrittiva delle prime applicazioni empiriche emergenti dall’esame dei questionari somministrati. In particolare, dopo una parentesi sugli aspetti metodologici, l’approfondimento è relativo a due dimensioni specifiche: l’utilità percepita del bilancio consolidato e le difficoltà incontrate sia sul piano tecnico-contabile sia sul piano strettamente operativo. Il quarto capitolo affronta, sempre attraverso l’esame dei questionari, un tema di grande rilevanza, cioè l’impatto organizzativo del bilancio consolidato esaminando, tra l’altro, quali sono e saranno le ripercussioni indotte dalla sua introduzione, le modalità con cui è stata attuata, i soggetti coinvolti all’interno dell’ente locale, il grado di collaborazione delle partecipate. Il quinto capitolo sposta l’analisi sugli aspetti valutativi, partendo dalla considerazione che il bilancio consolidato va esaminato congiuntamente a quello individuale dell’ente locale. L’obiettivo è esprimere delle valutazioni sulla differente situazione economica emergente dai due bilanci, che si riflette (si potrebbe riflettere) sulla valutazione delle politiche fiscali, delle condizioni finanziarie, del grado di rischio, dell’impatto economico e sociale sul territorio di riferimento. Il sesto e ultimo capitolo riprende le tematiche dei capitoli precedenti e le sviluppa da un punto di vista empirico, valutandone l’impatto sulle differenti fattispecie di enti territoriali, evidenziando le criticità rilevate nelle fasi operative e le proposte di soluzione individuate. A conclusione del lavoro, si ringraziano tutti gli Autori per l’impegno profuso e per lo spirito di gruppo che hanno trasmesso; i Curatori dell’intero progetto di ricerca, i proff. Luca Bartocci e Riccardo Mussari, per le efficaci modalità con cui hanno coordinato i lavori; Sidrea per aver promosso e sostenuto questa linea di ricerca.
2018
IL BILANCIO CONSOLIDATO DEGLI ENTI LOCALI NEL PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE CONTABILE
Franco Angeli
Collana di Ragioneria ed Economia Aziendale – Open Access
99
129
9788891786845
Bilancio Consolidato, Armonizzazione Contabile
Luigi Puddu; Paolo Biancone; Christian Rainero; Silvana Secinaro; Alessandro Migliavacca; Valerio Brescia
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