Nei saggi per la «Nuova antologia» del 1873 De Sanctis commenta la descrizione degli umili nell’opera di Manzoni, rilevando un cambiamento tra il materiale delle due tragedie e il soggetto del romanzo. L’idealità dei primi personaggi è smentita da protagonisti decisamente più prosaici, mentre la vicenda ha il fine di proporre un insegnamento morale correggendo le mire utopiche e irrealizzabili della narrativa francese su cui Manzoni si era formato; il veicolo di questo cambiamento è un’Idea non più astratta, ma in costante dialogo con la Realtà. De Sanctis traccia una linea interpretativa dell’opera come iniziatrice del Realismo nella letteratura italiana, concetto che sarà reinterpretato in modi diversi dalla critica manzoniana successiva. Nel ’900, il Realismo desanctisiano è riletto come «realismo cattolico» da Moravia e Salinari, prendendo le mosse dai meriti del De Sanctis critico di Manzoni, estremizza ulteriormente la lettura realistica del romanzo. Ponte tra i tre autori è Edoardo Sanguineti, che nei suoi scritti manzoniani propone una lettura critica per certi versi debitrice di quella desanctisiana.
La «larga base» della Storia: il Manzoni di De Sanctis da Moravia a Salinari
RESIO, LORENZO
2019-01-01
Abstract
Nei saggi per la «Nuova antologia» del 1873 De Sanctis commenta la descrizione degli umili nell’opera di Manzoni, rilevando un cambiamento tra il materiale delle due tragedie e il soggetto del romanzo. L’idealità dei primi personaggi è smentita da protagonisti decisamente più prosaici, mentre la vicenda ha il fine di proporre un insegnamento morale correggendo le mire utopiche e irrealizzabili della narrativa francese su cui Manzoni si era formato; il veicolo di questo cambiamento è un’Idea non più astratta, ma in costante dialogo con la Realtà. De Sanctis traccia una linea interpretativa dell’opera come iniziatrice del Realismo nella letteratura italiana, concetto che sarà reinterpretato in modi diversi dalla critica manzoniana successiva. Nel ’900, il Realismo desanctisiano è riletto come «realismo cattolico» da Moravia e Salinari, prendendo le mosse dai meriti del De Sanctis critico di Manzoni, estremizza ulteriormente la lettura realistica del romanzo. Ponte tra i tre autori è Edoardo Sanguineti, che nei suoi scritti manzoniani propone una lettura critica per certi versi debitrice di quella desanctisiana.File | Dimensione | Formato | |
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