il contributo, che si inserisce in un ampio volume di studi sulla Sindone, indaga come la reliquia venne utilizzata dalla corte sabauda, con chiari intenti celebrativi, in occasione di feste e cerimonie. In particolare viene esaminato attraverso una attenta rilettura dei documenti d’archivio e dei cerimoniali, come venne utilizzata dai duchi e in particolare dalle reggenti, specie da Giovanna Battista di Nemours che sottopose a una attenta valutazione non solo politica, ma anche economica, la scelta di mostrare o meno il sacro lino. Nel corso del Settecento l’ostensione della Sindone assunse sempre più il carattere di spettacolo pubblico e come tale regolato anche sul piano organizzativo e finanziario. Se alla Città era lasciato il compito di occuparsi degli aspetti pratici e organizzativi, la Corte aveva il controllo della sicurezza e della distribuzione degli spettatori, sia sui nei palchi allestiti, sia nelle dimore nobiliari che circondavano la piazza Castello, per i quali veniva stabilito un biglietto il cui costo variava sulla base della qualità del posto assegnato.
Franca Varallo, The Shroud in the ceremonial Policy of the House of Savoy between the End of the 16th Century and the 18th Century
Franca Varallo
2019-01-01
Abstract
il contributo, che si inserisce in un ampio volume di studi sulla Sindone, indaga come la reliquia venne utilizzata dalla corte sabauda, con chiari intenti celebrativi, in occasione di feste e cerimonie. In particolare viene esaminato attraverso una attenta rilettura dei documenti d’archivio e dei cerimoniali, come venne utilizzata dai duchi e in particolare dalle reggenti, specie da Giovanna Battista di Nemours che sottopose a una attenta valutazione non solo politica, ma anche economica, la scelta di mostrare o meno il sacro lino. Nel corso del Settecento l’ostensione della Sindone assunse sempre più il carattere di spettacolo pubblico e come tale regolato anche sul piano organizzativo e finanziario. Se alla Città era lasciato il compito di occuparsi degli aspetti pratici e organizzativi, la Corte aveva il controllo della sicurezza e della distribuzione degli spettatori, sia sui nei palchi allestiti, sia nelle dimore nobiliari che circondavano la piazza Castello, per i quali veniva stabilito un biglietto il cui costo variava sulla base della qualità del posto assegnato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.