Tra la documentazione cartografica storica di maggiore completezza e ricchezza per il periodo della prima Restaurazione spicca senza dubbio la "Carta Topografica degli Stati di Terra-ferma di S.S.R.M. Carlo Alberto Re di Sardegna fatta dal Corpo di Stato Maggiore Generale alla scala di 1/50.000", estesa tra il 1816 e il 1830 per la mappatura completa del territorio degli Stati Sardi non insulari, da una schiera di tecnici (militari) coordinati da capitani, che si mossero dalla capitale sino alla Savoia e a Nizza, all’epoca parte integrante del complesso mosaico delle aree soggette al re di Sardegna. La qualità grafica, nonostante talvolta qualche incoerenza legata alla lunghissima gestazione, nonché all’ipotesi – poi abbandonata – di fare di questa ricognizione un lavoro preliminare alla costruzione di matrici per una tiratura di vasta proporzione, ne fa un riferimento imprescindibile per lo studio del territorio dello Stato in una fase cruciale della riorganizzazione sabauda. L’estesa georeferenziazione del materiale nonché la sua modellazione in 3D offrono oggi la possibilità di un approccio ‘immersivo’ nella raffigurazione territoriale, permettendo di leggere con grande impatto visivo il modellato orografico e la conformazione urbanistica della capitale sabauda, compresa la sua estesa fortificazione di "ancien régime", prima del completo smantellamento.

Urbanistica, presidio e territorio della capitale (Torino) nel rilevamento del Corpo di Stato Maggiore (1816-30): dal disegno alla visualizzazione in 3D

Paola Guerreschi
2018-01-01

Abstract

Tra la documentazione cartografica storica di maggiore completezza e ricchezza per il periodo della prima Restaurazione spicca senza dubbio la "Carta Topografica degli Stati di Terra-ferma di S.S.R.M. Carlo Alberto Re di Sardegna fatta dal Corpo di Stato Maggiore Generale alla scala di 1/50.000", estesa tra il 1816 e il 1830 per la mappatura completa del territorio degli Stati Sardi non insulari, da una schiera di tecnici (militari) coordinati da capitani, che si mossero dalla capitale sino alla Savoia e a Nizza, all’epoca parte integrante del complesso mosaico delle aree soggette al re di Sardegna. La qualità grafica, nonostante talvolta qualche incoerenza legata alla lunghissima gestazione, nonché all’ipotesi – poi abbandonata – di fare di questa ricognizione un lavoro preliminare alla costruzione di matrici per una tiratura di vasta proporzione, ne fa un riferimento imprescindibile per lo studio del territorio dello Stato in una fase cruciale della riorganizzazione sabauda. L’estesa georeferenziazione del materiale nonché la sua modellazione in 3D offrono oggi la possibilità di un approccio ‘immersivo’ nella raffigurazione territoriale, permettendo di leggere con grande impatto visivo il modellato orografico e la conformazione urbanistica della capitale sabauda, compresa la sua estesa fortificazione di "ancien régime", prima del completo smantellamento.
2018
nuova serie, numero monografico "Gli spazi dei militari e l'urbanistica della città. L'Italia del nord-ovest (1815-1918)", a cura di C. Devoti
10/2018
297
309
http://www.storiadellacitta.it/wp-content/uploads/2018/12/Militaria_light_72.pdf
Rilevamento 1816-30, Torino in prima Restaurazione, modellazione 3D, DTM Regione Piemonte
Chiara Devoti; Paola Guerreschi
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