Il lavoro traccia le principali tappe di sviluppo, nella giurisprudenza costituzionale, dell’interpretazione costituzionalmente conforme, a partire dalla prima sentenza in cui è stata formalizzata (n. 356 del 1997), fino a giungere al più recente orientamento, caratterizzato da un ridimensionamento dell’invito rivolto ai giudici di ricorrervi. In questo senso se un tempo i giudici erano invitati a fare da sé, oggi sono piuttosto inviati a sollevare questione di legittimità costituzionale.

Quando il giudice deve (o doveva?) fare da sé. Interpretazione adeguatrice, interpretazione conforme, disapplicazione della norma di legge

Valeria Marcenò
2018-01-01

Abstract

Il lavoro traccia le principali tappe di sviluppo, nella giurisprudenza costituzionale, dell’interpretazione costituzionalmente conforme, a partire dalla prima sentenza in cui è stata formalizzata (n. 356 del 1997), fino a giungere al più recente orientamento, caratterizzato da un ridimensionamento dell’invito rivolto ai giudici di ricorrervi. In questo senso se un tempo i giudici erano invitati a fare da sé, oggi sono piuttosto inviati a sollevare questione di legittimità costituzionale.
2018
n. 4
633
654
Corte costituzionale, giudici comuni, interpretazione conforme
Valeria Marcenò
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