La musica strumentale iniziò ad assumere strutture coerenti e formalmente distinte nel corso del XVI secolo. Fu dunque in quest’epoca che si gettarono le basi per dar vita a generi strumentali specifici, sempre meno legati alla matrice vocale che li aveva generati e sempre più vicini alle peculiarità idiomatiche dello strumento al quale si trovavano destinati. Questo processo di personalizzazione, che proseguì nel corso del successivo XVII secolo, è particolarmente percepibile nella instabile varietà e contraddittorietà con cui le diverse strutture formali adottate (libera, imitativa, su basso ostinato, su cantus firmus, ecc.) vennero etichettate (canzone, ricercare, capriccio, preludio, ecc.). Anche questo aspetto rispecchia pienamente quella suggestiva commistione tra fantasia e razionalità, tra estro e formalismo che è stata così peculiare della cosiddetta “età barocca”.
Morfologia della musica strumentale. Età rinascimentale e barocca
TAMMARO, Ferruccio
1981-01-01
Abstract
La musica strumentale iniziò ad assumere strutture coerenti e formalmente distinte nel corso del XVI secolo. Fu dunque in quest’epoca che si gettarono le basi per dar vita a generi strumentali specifici, sempre meno legati alla matrice vocale che li aveva generati e sempre più vicini alle peculiarità idiomatiche dello strumento al quale si trovavano destinati. Questo processo di personalizzazione, che proseguì nel corso del successivo XVII secolo, è particolarmente percepibile nella instabile varietà e contraddittorietà con cui le diverse strutture formali adottate (libera, imitativa, su basso ostinato, su cantus firmus, ecc.) vennero etichettate (canzone, ricercare, capriccio, preludio, ecc.). Anche questo aspetto rispecchia pienamente quella suggestiva commistione tra fantasia e razionalità, tra estro e formalismo che è stata così peculiare della cosiddetta “età barocca”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



