L'articolo parte dall'analisi del lungo e articolato discorso che l’onorevole Tancredi Galimberti pronunciò il 4 novembre 1918 a Cuneo dal balcone di casa di piazza Vittorio, ora intitolata al figlio “Duccio” che 25 anni dopo, il 26 luglio 1943, dal medesimo luogo ma in tutt'altre circostanze, pronunciò il “famoso discorso”. Alcuni storici hanno messo in risalto come quel balcone costituisca “il luogo fisico di raccordo tra la storia della famiglia, quella di Cuneo e non solo”. Per questo il proclama pronunciato nel novembre 1918, di fronte ad una folla festante per la Vittoria, è un’importante testimonianza del clima che si respirava in quei giorni. Si è inoltre analizzato il contributo dei battaglioni Monviso, Saluzzo, Dronero, Bicocca, val Maira e Varaita durante la Grande guerra.
4 NOVEMBRE 1918 - “L’Italia è finalmente una"
BINDOLO PIERPAOLO
2018-01-01
Abstract
L'articolo parte dall'analisi del lungo e articolato discorso che l’onorevole Tancredi Galimberti pronunciò il 4 novembre 1918 a Cuneo dal balcone di casa di piazza Vittorio, ora intitolata al figlio “Duccio” che 25 anni dopo, il 26 luglio 1943, dal medesimo luogo ma in tutt'altre circostanze, pronunciò il “famoso discorso”. Alcuni storici hanno messo in risalto come quel balcone costituisca “il luogo fisico di raccordo tra la storia della famiglia, quella di Cuneo e non solo”. Per questo il proclama pronunciato nel novembre 1918, di fronte ad una folla festante per la Vittoria, è un’importante testimonianza del clima che si respirava in quei giorni. Si è inoltre analizzato il contributo dei battaglioni Monviso, Saluzzo, Dronero, Bicocca, val Maira e Varaita durante la Grande guerra.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.