Il rilievo delle caratteristiche geometriche delle discontinuità all'interno di un ammasso roccioso è di fondamentale importanza per la valutazione dei blocchi che queste contribuiscono a definire ed isolare. Tuttavia, in particolari contesti, come quello delle cave di pietre ornamentali, le metodologie di rilievo tradizionali possono portare a risultati imprecisi ed incompleti, dovuti alle condizioni dei fronti e dell’ambiente di scavo. Per ovviare, almeno parzialmente, a suddetti limiti, sempre più frequentemente si utilizzano tecniche di rilievo di non – contatto, basate ad esempio sull’impiego della fotografia digitale per la mappatura delle tracce dei piani di discontinuità. Ad essa si possono affiancare indagini geofisiche, come il georadar, che permette di definire anche lo stato di fratturazione interno dell'ammasso roccioso. In questo lavoro si è valutata l'applicabilità di tali tecniche all’interno di Cava Piastreta, una cava di marmo in sotterraneo nelle Alpi Apuane. L’impiego del georadar si è dimostrato particolarmente efficace, poiché in grado di operare in modo ottimale su pareti di scavo perfettamente lisce, restituendo risultati coerenti con quelli ottenuti mediante rilievo tradizionale. Di contro la tecnica di non - contatto proposta ha sofferto di limitazioni imposte dalle condizioni dei fronti studiati.

Applicazione in sotterraneo di tecniche fotografiche e GPR per il rilievo di discontinuità

Comina Cesare;Ferrero Anna Maria;Umili Gessica;Bonetto Sabrina
2019-01-01

Abstract

Il rilievo delle caratteristiche geometriche delle discontinuità all'interno di un ammasso roccioso è di fondamentale importanza per la valutazione dei blocchi che queste contribuiscono a definire ed isolare. Tuttavia, in particolari contesti, come quello delle cave di pietre ornamentali, le metodologie di rilievo tradizionali possono portare a risultati imprecisi ed incompleti, dovuti alle condizioni dei fronti e dell’ambiente di scavo. Per ovviare, almeno parzialmente, a suddetti limiti, sempre più frequentemente si utilizzano tecniche di rilievo di non – contatto, basate ad esempio sull’impiego della fotografia digitale per la mappatura delle tracce dei piani di discontinuità. Ad essa si possono affiancare indagini geofisiche, come il georadar, che permette di definire anche lo stato di fratturazione interno dell'ammasso roccioso. In questo lavoro si è valutata l'applicabilità di tali tecniche all’interno di Cava Piastreta, una cava di marmo in sotterraneo nelle Alpi Apuane. L’impiego del georadar si è dimostrato particolarmente efficace, poiché in grado di operare in modo ottimale su pareti di scavo perfettamente lisce, restituendo risultati coerenti con quelli ottenuti mediante rilievo tradizionale. Di contro la tecnica di non - contatto proposta ha sofferto di limitazioni imposte dalle condizioni dei fronti studiati.
2019
2
37
47
dx.doi.org/10.19199/2019.2.0557-1405.037
Costantini Giorgio, Comina Cesare, Ferrero Anna Maria, Umili Gessica, Bonetto Sabrina
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