Nel 1988 il FAI – Fondo Ambiente Italiano ha acquistato il Castello di Masino (TO), per secoli proprietà dei Valperga, famiglia tra le più antiche e blasonate degli Stati sabaudi che, specie nel Sei e nel Settecento, espresse personalità di rilievo dal punto di vista politico e culturale. Il saggio dà conto dei primi risultati di un progetto di ricerca che intende studiare la presenza della musica nell’Archivio Storico (oltre 12.700 documenti a partire dall’ottavo secolo) e nella Biblioteca del Castello (circa 25.000 volumi datati da metà Seicento). Al pari di quanto è accaduto nel caso di altre raccolte librarie aristocratiche, anche a Masino non sono mancate le sorprese, come il ritrovamento di un esemplare dei Motetti sacri op. 2 di Simone Coya stampati a Milano dai fratelli Camagni nel 1681 (edizione sinora testimoniata solo da una copia manoscritta di Sébastien de Brossard conservata alla Bibliothèque Nationale de France), di libretti sei-settecenteschi ignoti ai repertori bibliografici e di rare edizioni di scritti sulla musica.
I Motetti sacri op. 2 di Simone Coya e altre rarità nella biblioteca dei Valperga di Masino
Colturato, Annarita
2019-01-01
Abstract
Nel 1988 il FAI – Fondo Ambiente Italiano ha acquistato il Castello di Masino (TO), per secoli proprietà dei Valperga, famiglia tra le più antiche e blasonate degli Stati sabaudi che, specie nel Sei e nel Settecento, espresse personalità di rilievo dal punto di vista politico e culturale. Il saggio dà conto dei primi risultati di un progetto di ricerca che intende studiare la presenza della musica nell’Archivio Storico (oltre 12.700 documenti a partire dall’ottavo secolo) e nella Biblioteca del Castello (circa 25.000 volumi datati da metà Seicento). Al pari di quanto è accaduto nel caso di altre raccolte librarie aristocratiche, anche a Masino non sono mancate le sorprese, come il ritrovamento di un esemplare dei Motetti sacri op. 2 di Simone Coya stampati a Milano dai fratelli Camagni nel 1681 (edizione sinora testimoniata solo da una copia manoscritta di Sébastien de Brossard conservata alla Bibliothèque Nationale de France), di libretti sei-settecenteschi ignoti ai repertori bibliografici e di rare edizioni di scritti sulla musica.File | Dimensione | Formato | |
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