L'articolo propone un profilo del cattolicesimo torinese tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, con particolare attenzione alle dinamiche innescatesi come conseguenza del Concilio Vaticano II. L'obiettivo è considerare come durante gli episcopati di Michele Pellegrino (1965-1977) e di Anastasio Ballestrero (1977-1989) siano emerse tensioni alimentate sia dalle scelte - spesso divergenti - maturate nella diocesi di Torino, sia dalle più generali e rapide trasformazioni politiche italiane, sia dalla conflittualità sociale manifestatasi con le agitazioni studentesche e con le mobilitazioni operaie.
Valori, aspettative, idealità nella Chiesa torinese del dopo Concilio
Marta Margotti
2019-01-01
Abstract
L'articolo propone un profilo del cattolicesimo torinese tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta, con particolare attenzione alle dinamiche innescatesi come conseguenza del Concilio Vaticano II. L'obiettivo è considerare come durante gli episcopati di Michele Pellegrino (1965-1977) e di Anastasio Ballestrero (1977-1989) siano emerse tensioni alimentate sia dalle scelte - spesso divergenti - maturate nella diocesi di Torino, sia dalle più generali e rapide trasformazioni politiche italiane, sia dalla conflittualità sociale manifestatasi con le agitazioni studentesche e con le mobilitazioni operaie.File in questo prodotto:
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