The Translation of the Remains of Martyred Patriots in Risorgimento Italy

Il saggio restituisce i risultati di un’indagine su numerosi casi, avvenuti nel corso di un lungo Ottocento, di ricognizione, esumazione e traslazione di resti di patrioti, eroi e martiri del Risorgimento, ma anche di letterati e artisti le cui opere avevano dato voce allo spirito nazionale. Si trattò di un impiego strumentale di riti funebri posticipati che assunse una serie di significati diversi di uso pubblico della memoria collettiva: un’operazione complessa, nella quale interagì una pluralità di soggetti, volta a consolidare un’identità nazionale ancora incerta e a ricercare consenso, percorrendo gli schemi della politicizzazione del lutto e della sacralizzazione della politica. In parallelo, i nascenti musei di storia patria si arricchivano di una messe di reliquie laiche, dai frammenti ossei dei martiri del Risorgimento alle ciocche di capelli e alle maschere mortuarie dei padri della patria, elaborando strategie della memoria legate al sorgere di «religioni civili» e veicolo di nuove identità cittadine e nazionali attraverso la sacralizzazione degli spazi espositivi.