Il contributo propone alcune considerazione basate sulla lettura del libro di Giovanni Di Domenico Organismo vivente: la biblioteca nell’opera di Ettore Fabietti, Roma, Associazione italiana biblioteche, 2019, centrato sulla personalità intellettuale dell’“apostolo” delle biblioteche popolari, secondo la nota espressione coniata da Giuseppe Prezzolini. In tal senso si è proceduto alla messa a punto di un testo che in parte è una “recensione” tradizionale, e in parte sviluppa alcune implicazioni correlate ai contenuti presi in esame in questa importante pubblicazione. Il libro di Di Domenico è significativo anzitutto per il suo oggetto, Ettore Fabietti, e per il ruolo da lui rivestito nella esperienza delle biblioteche popolari, uno dei due corni del problematico “dualismo” che caratterizza, secondo Paolo Traniello, il profilo complessivo della storia delle biblioteche italiane postunitarie. L’opera, inoltre, nel contesto di una accurata “rilettura” cerca di rendere esplicite alcune analogie tra il pensiero biblioteconomico di Fabietti e quello di Ranganathan, in un serrato dialogo che correla due prospettive di riflessione tra loro molto diverse, e comunque fortemente rappresentative del pensiero biblioteconomico coevo.
Leggere la biblioteconomia di Ettore Fabietti
Maurizio Vivarelli
2019-01-01
Abstract
Il contributo propone alcune considerazione basate sulla lettura del libro di Giovanni Di Domenico Organismo vivente: la biblioteca nell’opera di Ettore Fabietti, Roma, Associazione italiana biblioteche, 2019, centrato sulla personalità intellettuale dell’“apostolo” delle biblioteche popolari, secondo la nota espressione coniata da Giuseppe Prezzolini. In tal senso si è proceduto alla messa a punto di un testo che in parte è una “recensione” tradizionale, e in parte sviluppa alcune implicazioni correlate ai contenuti presi in esame in questa importante pubblicazione. Il libro di Di Domenico è significativo anzitutto per il suo oggetto, Ettore Fabietti, e per il ruolo da lui rivestito nella esperienza delle biblioteche popolari, uno dei due corni del problematico “dualismo” che caratterizza, secondo Paolo Traniello, il profilo complessivo della storia delle biblioteche italiane postunitarie. L’opera, inoltre, nel contesto di una accurata “rilettura” cerca di rendere esplicite alcune analogie tra il pensiero biblioteconomico di Fabietti e quello di Ranganathan, in un serrato dialogo che correla due prospettive di riflessione tra loro molto diverse, e comunque fortemente rappresentative del pensiero biblioteconomico coevo.File | Dimensione | Formato | |
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