L’Ottocento vide la nascita della criminologia, l’elaborazione e la crisi delle certezze scientifiche sulle differenze di genere, l’esplodere della questione femminile. Il volume fa dialogare questi aspetti, indagando le origini della criminologia attraverso le modalità con cui essa spiegò la delinquenza di genere nel corso dell’Ottocento. Quetelet e Lombroso furono i cardini su cui ruotarono le principali concezioni della criminalità femminile. Più debole in quanto a forza e moralmente superiore, la donna di Quetelet pagava uno scarso tributo al delitto, protetta dalla società patriarcale che ne limitava la libertà. Intellettualmente, moralmente e fisicamente inferiore, la donna lombrosiana era il risultato di un adattamento evolutivo che ne aveva offuscato la sensibilità e l’aveva allontanata dal crimine, ma l’aveva portata ad affinare le arti della menzogna e della seduzione. Riesumando antichi stereotipi misogini e diffondendone di nuovi, La donna delinquente, la prostituta e la donna normale, il trattato pubblicato da Lombroso e Guglielmo Ferrero nel 1893, propose un’immagine delle donne inaccettabile per il femminismo e anche per una parte della comunità scientifica; pertanto aggravò in diversi paesi il discredito che era caduto sull’antropologia criminale

Donne delinquenti. Il genere e la nascita della criminologia

Silvano Montaldo
2019-01-01

Abstract

L’Ottocento vide la nascita della criminologia, l’elaborazione e la crisi delle certezze scientifiche sulle differenze di genere, l’esplodere della questione femminile. Il volume fa dialogare questi aspetti, indagando le origini della criminologia attraverso le modalità con cui essa spiegò la delinquenza di genere nel corso dell’Ottocento. Quetelet e Lombroso furono i cardini su cui ruotarono le principali concezioni della criminalità femminile. Più debole in quanto a forza e moralmente superiore, la donna di Quetelet pagava uno scarso tributo al delitto, protetta dalla società patriarcale che ne limitava la libertà. Intellettualmente, moralmente e fisicamente inferiore, la donna lombrosiana era il risultato di un adattamento evolutivo che ne aveva offuscato la sensibilità e l’aveva allontanata dal crimine, ma l’aveva portata ad affinare le arti della menzogna e della seduzione. Riesumando antichi stereotipi misogini e diffondendone di nuovi, La donna delinquente, la prostituta e la donna normale, il trattato pubblicato da Lombroso e Guglielmo Ferrero nel 1893, propose un’immagine delle donne inaccettabile per il femminismo e anche per una parte della comunità scientifica; pertanto aggravò in diversi paesi il discredito che era caduto sull’antropologia criminale
2019
Carocci Editore
Frecce
1
339
9788843098279
Donne, Criminologia, Quetelet, Lombroso, Guglielmo Ferrero, Gina Lombroso, Classi pericolose, Prostituzione
Silvano Montaldo
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