Nell’intento di non lasciare senza rimedio l’illegalità della pena o della condanna, pur se “cristallizzata” dal giudicato, la giurisprudenza degli ultimi anni ha significativamente incrementato i margini di manovra del giudice dell’esecuzione, spingendosi talora a scardinare apertamente il principio di tassatività degli interventi post-iudicatum. Nella convinzione che la meritevolezza dell’obiettivo non giustifichi forzature della littera legis contrastanti col principio di legalità processuale, lo studio mette in evidenza come i pur pregevoli spunti offerti dal diritto vivente richiedano, ad evitare il protrarsi di una situazione gravemente caotica, una definitiva “messa a sistema” da parte del legislatore.
L'incidente di esecuzione a rimedio della pena e della condanna illegale: tra riforme "pretorie" e mancate riforme legislative
LAVARINI, Barbara
2019-01-01
Abstract
Nell’intento di non lasciare senza rimedio l’illegalità della pena o della condanna, pur se “cristallizzata” dal giudicato, la giurisprudenza degli ultimi anni ha significativamente incrementato i margini di manovra del giudice dell’esecuzione, spingendosi talora a scardinare apertamente il principio di tassatività degli interventi post-iudicatum. Nella convinzione che la meritevolezza dell’obiettivo non giustifichi forzature della littera legis contrastanti col principio di legalità processuale, lo studio mette in evidenza come i pur pregevoli spunti offerti dal diritto vivente richiedano, ad evitare il protrarsi di una situazione gravemente caotica, una definitiva “messa a sistema” da parte del legislatore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.



