Dopo una rapida ricognizione dell’attività traduttiva di Alfieri, riassunta individuandone le diverse fasi, il contributo si focalizza sulle versioni di Tacito e soprattutto di Sallustio, indagando sulla resa di alcuni termini significativi (come "regnum", "dominatio", "potentia", "saevitia") per i quali, spesso fin dalle prime stesure, talvolta durante le revisioni, il poeta sceglie risolutamente "tirannide". Nell’articolo si dimostra come l’univocità dello sbocco traduttivo non significhi però un appiattimento degli originali latini bensì la stratificazione della complessità semantica che tale parola acquisisce nel vocabolario politico alfieriano, formatosi contestualmente alla composizione del trattato eponimo.
La politica nell'"officina": carotaggi sulle traduzioni alfieriane.
Pellizzari Patrizia
2017-01-01
Abstract
Dopo una rapida ricognizione dell’attività traduttiva di Alfieri, riassunta individuandone le diverse fasi, il contributo si focalizza sulle versioni di Tacito e soprattutto di Sallustio, indagando sulla resa di alcuni termini significativi (come "regnum", "dominatio", "potentia", "saevitia") per i quali, spesso fin dalle prime stesure, talvolta durante le revisioni, il poeta sceglie risolutamente "tirannide". Nell’articolo si dimostra come l’univocità dello sbocco traduttivo non significhi però un appiattimento degli originali latini bensì la stratificazione della complessità semantica che tale parola acquisisce nel vocabolario politico alfieriano, formatosi contestualmente alla composizione del trattato eponimo.File | Dimensione | Formato | |
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