Gli sconvolgimenti della guerra e la contrastata ridefinizione dei confini, rappresentano per la popolazione italiana dell’Istria un periodo di traumi e lacerazioni. Dopo il compimento della prima fase dell’esodo, gli italiani rimasti sul versante jugoslavo della Zona B del Territorio Libero di Trieste subiscono pressioni e forme di assimilazione, più o meno forzata, che investono molteplici aspetti della vita quotidiana. La scuola e gli insegnanti, punti di riferimento per l’intera comunità, diventano il bersaglio di una politica che, messa in atto dai poteri popolari, mira a indebolire e a limitare il campo d’azione dell’intera minoranza italiana. Attraverso l’utilizzo di fonti primarie il presente contributo intende analizzare le vicende inerenti la scuola italiana della Zona B, riflettendo sui lineamenti delle politiche intraprese dalle autorità jugoslave e sulle pratiche volte alla tutela delle istituzioni scolastiche italiane, che hanno come protagonisti organizzazioni in contatto diretto con il governo di Roma, convinto che la partita per la tutela dell’italianità si giocasse anche sui banchi di scuola.
“Sotto un severo controllo”. Insegnanti e scuola italiana nella Zona B del Territorio Libero di Trieste (1945-1958)
Enrico Miletto
2017-01-01
Abstract
Gli sconvolgimenti della guerra e la contrastata ridefinizione dei confini, rappresentano per la popolazione italiana dell’Istria un periodo di traumi e lacerazioni. Dopo il compimento della prima fase dell’esodo, gli italiani rimasti sul versante jugoslavo della Zona B del Territorio Libero di Trieste subiscono pressioni e forme di assimilazione, più o meno forzata, che investono molteplici aspetti della vita quotidiana. La scuola e gli insegnanti, punti di riferimento per l’intera comunità, diventano il bersaglio di una politica che, messa in atto dai poteri popolari, mira a indebolire e a limitare il campo d’azione dell’intera minoranza italiana. Attraverso l’utilizzo di fonti primarie il presente contributo intende analizzare le vicende inerenti la scuola italiana della Zona B, riflettendo sui lineamenti delle politiche intraprese dalle autorità jugoslave e sulle pratiche volte alla tutela delle istituzioni scolastiche italiane, che hanno come protagonisti organizzazioni in contatto diretto con il governo di Roma, convinto che la partita per la tutela dell’italianità si giocasse anche sui banchi di scuola.File | Dimensione | Formato | |
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