L'Università di Perugia nacque formalmente nel 1308 per riconoscimento del pontefice Clemente V che attestava l'esistenza di uno Studium Generale. Una disciplina dettagliata, inclusiva del riconoscimento allo Studio perugino della facoltà di rilasciare il titolo arrivò più tardi: nel 1318 (per il Diritto) e nel 1321 (per Arti e medicina), per disposizioni di papa Giovanni XXII. A questi provvedimenti la città di Perugia aggiunse, nel 1355, un importante riconoscimento imperiale, con due diversi diplomi rilasciati da Carlo IV di Lussemburgo agli ambasciatori che lo raggiunsero a Pisa, da Perugia, e tra i quali era anche il celebre giurista Bartolo da Sassoferrato. Il volume offre, insieme a una ricostruzione storica della fondazione della istituzione universitaria, che avrebbe segnato l'identità e la fortuna della città umbra, l'edizione critica dei cinque documenti, e la loro traduzione in italiano. Edizione e traduzione dei documenti sono seguite da una Nota agli stessi, consistente in due saggi, il primo dei quali, a firma di Attilio Bartoli Langeli, è dedicato all'analisi comparata delle procedure delle cancellerie pontificia e imperiale (pp. 109-143). Il secondo saggio, dell'A., tratta invece della lunga fase conservativa dei diplomi imperiali, a partire dal momento in cui essi furono messi a custodia, nel corso di una cerimonia pubblica il cui racconto, testimoniato al momento stesso dell'evento per mano di un notaio, viene qui analizzato con attenzione forse per la prima volta. I documenti, creduti conservati insieme ad altri diplomi concessi dall'imperatore in una cassetta murata nel palazzo dei Priori, erano in realtà stati da quelli separati, e perciò ebbero in seguito una vicenda conservativa diversa e più fortunata. Il volume è corredato dalle riproduzioni dei cinque documenti e di un esempio di sigillo imperiale, da originale conservato a Praga.
Due papi e un imperatore per lo Studio di Perugia
Maria Alessandra Panzanelli Fratoni
2009-01-01
Abstract
L'Università di Perugia nacque formalmente nel 1308 per riconoscimento del pontefice Clemente V che attestava l'esistenza di uno Studium Generale. Una disciplina dettagliata, inclusiva del riconoscimento allo Studio perugino della facoltà di rilasciare il titolo arrivò più tardi: nel 1318 (per il Diritto) e nel 1321 (per Arti e medicina), per disposizioni di papa Giovanni XXII. A questi provvedimenti la città di Perugia aggiunse, nel 1355, un importante riconoscimento imperiale, con due diversi diplomi rilasciati da Carlo IV di Lussemburgo agli ambasciatori che lo raggiunsero a Pisa, da Perugia, e tra i quali era anche il celebre giurista Bartolo da Sassoferrato. Il volume offre, insieme a una ricostruzione storica della fondazione della istituzione universitaria, che avrebbe segnato l'identità e la fortuna della città umbra, l'edizione critica dei cinque documenti, e la loro traduzione in italiano. Edizione e traduzione dei documenti sono seguite da una Nota agli stessi, consistente in due saggi, il primo dei quali, a firma di Attilio Bartoli Langeli, è dedicato all'analisi comparata delle procedure delle cancellerie pontificia e imperiale (pp. 109-143). Il secondo saggio, dell'A., tratta invece della lunga fase conservativa dei diplomi imperiali, a partire dal momento in cui essi furono messi a custodia, nel corso di una cerimonia pubblica il cui racconto, testimoniato al momento stesso dell'evento per mano di un notaio, viene qui analizzato con attenzione forse per la prima volta. I documenti, creduti conservati insieme ad altri diplomi concessi dall'imperatore in una cassetta murata nel palazzo dei Priori, erano in realtà stati da quelli separati, e perciò ebbero in seguito una vicenda conservativa diversa e più fortunata. Il volume è corredato dalle riproduzioni dei cinque documenti e di un esempio di sigillo imperiale, da originale conservato a Praga.File | Dimensione | Formato | |
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