Il contributo intende proporre un possibile inquadramento della qualità di rifugiato ambientale e di migrante climatico alla luce dell’ordinamento italiano. Nel sottolineare i fondamenti della protezione del migrante forzato e di come potrebbero essere lette le determinanti ambientali alla luce dei flussi migratori, emerge l’indeterminatezza del legame tra mutamento climatico/ambiente e migrazioni, che conduce alla precarietà della qualificazione dell’individuo migrante secondo un nuovo e diverso status di protezione individuato nell’essere migrante climatico e/o rifugiato ambientale. La stessa ricchezza lessicale (Environmental emergency migrants, Environmental forced migrants, Environmental motivated migrants, Environmentally induced economic migrants) sottolinea l’assenza di un preciso contenuto definitorio. Non si esclude tuttavia qualsivoglia forma di protezione capace di ricomprendere gli individui forzati a emigrare per eventi riconducibili a cause connesse a eventi o rischi eco-ambientali, potendovisi ricondurre i casi di forme di protezione eccezionale e temporanea da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il permesso di soggiorno per motivi di calamità o, financo, il riconoscimento dello status di apolidia di fatto.
Il Patto globale per l'ambiente tra migranti climatici e rifugiati ambientali
Consito
2019-01-01
Abstract
Il contributo intende proporre un possibile inquadramento della qualità di rifugiato ambientale e di migrante climatico alla luce dell’ordinamento italiano. Nel sottolineare i fondamenti della protezione del migrante forzato e di come potrebbero essere lette le determinanti ambientali alla luce dei flussi migratori, emerge l’indeterminatezza del legame tra mutamento climatico/ambiente e migrazioni, che conduce alla precarietà della qualificazione dell’individuo migrante secondo un nuovo e diverso status di protezione individuato nell’essere migrante climatico e/o rifugiato ambientale. La stessa ricchezza lessicale (Environmental emergency migrants, Environmental forced migrants, Environmental motivated migrants, Environmentally induced economic migrants) sottolinea l’assenza di un preciso contenuto definitorio. Non si esclude tuttavia qualsivoglia forma di protezione capace di ricomprendere gli individui forzati a emigrare per eventi riconducibili a cause connesse a eventi o rischi eco-ambientali, potendovisi ricondurre i casi di forme di protezione eccezionale e temporanea da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, il permesso di soggiorno per motivi di calamità o, financo, il riconoscimento dello status di apolidia di fatto.File | Dimensione | Formato | |
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