Il libro affronta il nodo dei rapporti centro/periferia negli Stati sabaudi della Restaurazione; a partire dall’ edizione di un inedito Progetto di riforma del Regolamento dei pubblici approntato nel periodo di Carlo Felice emergono alcuni tratti dei comuni sabaudi e della loro amministrazione. I tentativi di razionalizzazione dei “pubblici”, avviati in Piemonte già nel Settecento, proseguono con cautela anche nel periodo della Restaurazione, con particolare attenzione ai controlli e alle azioni degli intendenti e alla necessità di trovare un’adeguata collocazione alla nobiltà, da sempre fedele alla monarchia e ancora nell’Ottocento considerata centrale nei governi locali. Le riforme avviate nella Restaurazione si collocano in un’ottica ancora legata a modelli organicistici e plurali (come dimostra la difficoltà a eliminare il regime particolare di alcune città privilegiate), ma preludono a più decisi cambiamenti, che si realizzano poi con il regime costituzionale. Infine, lo studio di un episodio dell’evoluzione dei rapporti fra centro e periferia rappresenta lo spunto per alcune riflessioni più generali sulle comunità locali e sulle amministrazioni periferiche.
«Con somma cautela e maturità di giudizio».Centro, periferia e comunità in un Progetto di riforma nella Restaurazione sabauda
M. Rosboch
2019-01-01
Abstract
Il libro affronta il nodo dei rapporti centro/periferia negli Stati sabaudi della Restaurazione; a partire dall’ edizione di un inedito Progetto di riforma del Regolamento dei pubblici approntato nel periodo di Carlo Felice emergono alcuni tratti dei comuni sabaudi e della loro amministrazione. I tentativi di razionalizzazione dei “pubblici”, avviati in Piemonte già nel Settecento, proseguono con cautela anche nel periodo della Restaurazione, con particolare attenzione ai controlli e alle azioni degli intendenti e alla necessità di trovare un’adeguata collocazione alla nobiltà, da sempre fedele alla monarchia e ancora nell’Ottocento considerata centrale nei governi locali. Le riforme avviate nella Restaurazione si collocano in un’ottica ancora legata a modelli organicistici e plurali (come dimostra la difficoltà a eliminare il regime particolare di alcune città privilegiate), ma preludono a più decisi cambiamenti, che si realizzano poi con il regime costituzionale. Infine, lo studio di un episodio dell’evoluzione dei rapporti fra centro e periferia rappresenta lo spunto per alcune riflessioni più generali sulle comunità locali e sulle amministrazioni periferiche.| File | Dimensione | Formato | |
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