La centralità dell’insegnamento lessicale nell’apprendimento di una lingua materna o di una L2 è un dato che negli ultimi vent’anni, a partire dalla formulazione teorica del lexical approach di Lewis (1993), è diventato un punto fermo in ambito glottodidattico. Come evidenziano Giuliana Fiorentino e Annamaria Cacchione la conoscenza del lessico di una lingua materna e di una l2 ha una natura “incrementale”: “parlare di competenza lessicale in termini ‘incrementali’ vuol dire anche che, a differenza della competenza sintattica e di quella fonologica, che tendono maggiormente a stabilizzarsi, la competenza lessicale è un sistema più dinamico” (2011, p. 206). Va notato inoltre che “lo sviluppo delle conoscenze lessicali nei giovani è tutt’uno con la pratica delle esperienze manipolative, con la scoperta del proprio modo di essere ed esistere, con l’esplorazione del corpo e dei sentimenti, con le modificazioni che scaturiscono dall’interazione con gli altri, con la costruzione dei saperi disciplinari” (Ferreri, 2006, p. 135; Fiorentino, Cacchione, 2011, p. 207). In questo sfondo didattico si colloca il progetto di ludolinguistica1 con i dizionari inserito nel percorso formativo previsto dal corso di Didattica della lingua italiana del Corso di studi di Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Torino. All’introduzione dei fondamenti teorici previsti nella parte istituzionale del corso, incentrata sull’acquisizione linguistica e sulle modalità di espansione lessicale, è stato affiancato un laboratorio di progettazione di proposte didattiche realizzate con il supporto di strumenti di consultazione tradizionali e digitali e della lim e di materiale autentico. Come suggeriscono Nicoletta Maraschio e Valeria Saura, la tradizione didattica esistente in questo campo può infatti essere modulata e ampliata con l’uso delle nuove tecnologie (2011, p. 377). Il progetto si è svolto sotto forma di laboratorio esperienziale incentrato sulla riflessione linguistica a partire da materiali autentici, abbinato all’analisi comparativa delle principali opere lessicografiche e delle grammatiche scientifiche e didattiche della lingua italiana. Nonostante la valenza degli strumenti di consultazione venga ormai da anni evidenziata dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, le attuali competenze degli insegnanti della scuola primaria in materia sono nella maggior parte dei casi ancora incomplete e non consentono loro di tradurre le intenzioni espresse nelle Indicazioni in buona pratica didattica. Le proposte dei tirocinanti sono state dunque in molti casi un’occasione di crescita professionale molto apprezzato da parte delle docenti delle scuole in cui si sono svolti i tirocini.
Ludolinguistica in classe con i dizionari
Verdiani, Silvia
2017-01-01
Abstract
La centralità dell’insegnamento lessicale nell’apprendimento di una lingua materna o di una L2 è un dato che negli ultimi vent’anni, a partire dalla formulazione teorica del lexical approach di Lewis (1993), è diventato un punto fermo in ambito glottodidattico. Come evidenziano Giuliana Fiorentino e Annamaria Cacchione la conoscenza del lessico di una lingua materna e di una l2 ha una natura “incrementale”: “parlare di competenza lessicale in termini ‘incrementali’ vuol dire anche che, a differenza della competenza sintattica e di quella fonologica, che tendono maggiormente a stabilizzarsi, la competenza lessicale è un sistema più dinamico” (2011, p. 206). Va notato inoltre che “lo sviluppo delle conoscenze lessicali nei giovani è tutt’uno con la pratica delle esperienze manipolative, con la scoperta del proprio modo di essere ed esistere, con l’esplorazione del corpo e dei sentimenti, con le modificazioni che scaturiscono dall’interazione con gli altri, con la costruzione dei saperi disciplinari” (Ferreri, 2006, p. 135; Fiorentino, Cacchione, 2011, p. 207). In questo sfondo didattico si colloca il progetto di ludolinguistica1 con i dizionari inserito nel percorso formativo previsto dal corso di Didattica della lingua italiana del Corso di studi di Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Torino. All’introduzione dei fondamenti teorici previsti nella parte istituzionale del corso, incentrata sull’acquisizione linguistica e sulle modalità di espansione lessicale, è stato affiancato un laboratorio di progettazione di proposte didattiche realizzate con il supporto di strumenti di consultazione tradizionali e digitali e della lim e di materiale autentico. Come suggeriscono Nicoletta Maraschio e Valeria Saura, la tradizione didattica esistente in questo campo può infatti essere modulata e ampliata con l’uso delle nuove tecnologie (2011, p. 377). Il progetto si è svolto sotto forma di laboratorio esperienziale incentrato sulla riflessione linguistica a partire da materiali autentici, abbinato all’analisi comparativa delle principali opere lessicografiche e delle grammatiche scientifiche e didattiche della lingua italiana. Nonostante la valenza degli strumenti di consultazione venga ormai da anni evidenziata dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, le attuali competenze degli insegnanti della scuola primaria in materia sono nella maggior parte dei casi ancora incomplete e non consentono loro di tradurre le intenzioni espresse nelle Indicazioni in buona pratica didattica. Le proposte dei tirocinanti sono state dunque in molti casi un’occasione di crescita professionale molto apprezzato da parte delle docenti delle scuole in cui si sono svolti i tirocini.File | Dimensione | Formato | |
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