Il 4 aprile del 1464 fu nominato vescovo di Aosta François de Prez, originario del Vaud e nipote di Antoine, che lo aveva preceduto sul soglio vescovile e che rinunciò alla carica in suo favore. François, durante il suo lungo episcopato, si fece promotore di importanti lavori nella chiesa metropolitana aostana, che si protrassero anche dopo la sua morte, avvenuta il 22 maggio 1511, e che portarono a una radicale trasformazione degli spazi e degli arredi dell’edificio. Al nome di questo vescovo si lega un Messale destinato alla chiesa madre da lui presieduta e qui fu usato per molti anni ancora, come indicano i segni evidenti di usura presenti nel manoscritto oggi conservato nella Biblioteca del capitolo con la segnatura cod. 21. Si tratta di un imponente volume di 498 fogli, con due miniature a piena pagina, 24 iniziali istoriate (25 in origine) e ricchi fregi marginali. La monografia ne approfondisce l’analisi da un punto di vista codicologico, testuale e iconografico, e la decorazione miniata che accompagna il manoscritto è contestualizzata nel panorama figurativo valdostano e sabaudo della seconda metà del XV, così come il ruolo politico e artistico di François de Prez in questo ambito.
Il Messale del vescovo François de Prez
GIOVANNA SARONI
2019-01-01
Abstract
Il 4 aprile del 1464 fu nominato vescovo di Aosta François de Prez, originario del Vaud e nipote di Antoine, che lo aveva preceduto sul soglio vescovile e che rinunciò alla carica in suo favore. François, durante il suo lungo episcopato, si fece promotore di importanti lavori nella chiesa metropolitana aostana, che si protrassero anche dopo la sua morte, avvenuta il 22 maggio 1511, e che portarono a una radicale trasformazione degli spazi e degli arredi dell’edificio. Al nome di questo vescovo si lega un Messale destinato alla chiesa madre da lui presieduta e qui fu usato per molti anni ancora, come indicano i segni evidenti di usura presenti nel manoscritto oggi conservato nella Biblioteca del capitolo con la segnatura cod. 21. Si tratta di un imponente volume di 498 fogli, con due miniature a piena pagina, 24 iniziali istoriate (25 in origine) e ricchi fregi marginali. La monografia ne approfondisce l’analisi da un punto di vista codicologico, testuale e iconografico, e la decorazione miniata che accompagna il manoscritto è contestualizzata nel panorama figurativo valdostano e sabaudo della seconda metà del XV, così come il ruolo politico e artistico di François de Prez in questo ambito.File | Dimensione | Formato | |
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